Cosmetici all'arsenico:ritirati
Indagine ministero, erano per bimbe
Il ministero della Salute ha ordinato il ritiro dal commercio, su tutto il territorio nazionale, di una serie di prodotti cosmetici (in particolare per bambine) in cui sono stati trovate sostanze potenzialmente nocive (anche arsenico). I prodotti in questione sono di una multinazionale americana, la Markwins, e sono stati preparati in Cina. Uno dei dirigenti è indagato insieme a un'altra decina di responsabili delle ditte distributrici.
Il provvedimento, secondo quanto si apprende, fa seguito ai risultati di un'inchiesta della procura di Torino e dei carabinieri del Nas. L'inchiesta è condotta dal procuratore Raffaele Guariniello. Gli indagati rischiano fino a cinque anni in caso di commercio di cosmetici che "nelle normali o ragionevolmente prevedibili condizioni d'uso possono essere dannosi per la salute". Gli accertamenti riguardano soprattutto fard, ombretti, ciprie e rossetti destinati soprattutto alle bambine: merce preparata a Shenzen, nella provincia cinese di Guangdong, e in libera vendita, a prezzi molto contenuti, in profumerie e supermercati di tutta Italia.
Le prime analisi sui campioni prelevati dai Nas hanno portato alla scoperta di metalli pesanti come cromo e nichel. Gli specialisti dell'Arpa (l'agenzia per l'ambiente della Regione Piemonte) avrebbero anche rilevato, su kit di trucchi per le bimbe, piombo e arsenico. In altri controlli dell'Istituto superiore di sanità risultano, in alcuni campioni, tracce di contaminazione microbiologica. Al Palazzo di Giustizia di Torino, dove si è tenuta una riunione fra inquirenti e carabinieri del Nas, vogliono scongiurare il rischio che questi cosmetici provochino, in chi li usa, irritazioni alla pelle o dermatiti: per questo, nei giorni scorsi, Guariniello si è tenuto in stretto contatto con il viceministro Ferruccio Fazio e i suoi collaboratori, che hanno preso subito una serie di iniziative.
I rappresentanti dell'azienda che ha sede a Wiesbaden in Germania, hanno fatto avere al ministero gli esiti delle loro analisi sui prodotti, che sembra differiscano da quelli disposti a Torino; il ritiro, comunque, è stato disposto ugualmente. Dalle indagini sarebbero emerse irregolarità anche nella notifica dei prodotti al Ministero della salute. (da tgcom)
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giovedì 16 luglio 2009
domenica 5 luglio 2009
COSMETICI CINESI
In vendita cosmetici tossici per bimbe:
indaga Guariniello, sequestri in arrivo
ROMA (4 luglio) - Ombretti, fard, ciprie e rossetti per bambine. Fatti in Cina e importati in Italia da un'azienda tedesca. Prodotti venduti a prezzi stracciati e ritenuti innocui, ma soltanto all'apparenza: dalle analisi a cui sono stati sottoposti su ordine del procuratore vicario di Torino, Raffaele Guariniello, è infatti emerso che contengono grandi quantità di nichel e cromo. Due metalli tossici, che rischiano di provocare «forti dermatiti e allergie». A segnalare la presenza di questi prodotti al magistrato, che ora ha aperto un'inchiesta per immissione sul mercato di cosmetici dannosi per la salute, è stata la lettera di una torinese. «Ho notato in diverse profumerie - scrive la signora - espositori di prodotti per il trucco a prezzi bassissimi».
La Procura ha subito disposto un campionamento. E un altro, sempre ad opera dei carabinieri del Nas, è stato effettuato in questi giorni. Il risultato è stato clamoroso: l'importazione di questi prodotti, infatti, non era stata segnalata al ministero della Salute, come prevede la legge. Inoltre, erano state violate le norme relative all'etichettatura. Ma non è tutto: le analisi dell'Arpa hanno rivelato la presenza dei due metalli proibiti. E' così scattata l'iscrizione nel registro degli indagati di un mediatore italiano, che però ha negato ogni coinvolgimento con l'azienda tedesca di Wiesbaden che importa i cosmetici dalla Cina. Prodotti scadenti, secondo la consulenza disposta dal pm Guariniello, che costituiscono «un potenziale rischio per il consumatore, tanto maggiore quanto è minore l'età di chi li utilizza».
Eppure, nonostante una prima segnalazione, hanno continuato ad essere venduti. Per questo motivo, ieri il magistrato è volato a Roma, per una riunione con gli esperti del ministero della Salute. Della vicenda si sta interessando anche il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, e nei prossimi giorni potrebbero essere disposti i primi sequestri. «Per fortuna ci sono cittadini - commenta Guariniello, famoso per le sue battaglie a tutela della salute - che hanno ancora la volontà di segnalarci episodi come questo. E' un ruolo - aggiunge con un pizzico di disappunto - che dovrebbe avere la pubblica amministrazione». L'inchiesta potrebbe allargarsi ai vertici della ditta tedesca e delle grandi catene di distribuzione che vendono i trucchi pericolosi. (il messaggero.it, 5 luglio 2009)
indaga Guariniello, sequestri in arrivo
ROMA (4 luglio) - Ombretti, fard, ciprie e rossetti per bambine. Fatti in Cina e importati in Italia da un'azienda tedesca. Prodotti venduti a prezzi stracciati e ritenuti innocui, ma soltanto all'apparenza: dalle analisi a cui sono stati sottoposti su ordine del procuratore vicario di Torino, Raffaele Guariniello, è infatti emerso che contengono grandi quantità di nichel e cromo. Due metalli tossici, che rischiano di provocare «forti dermatiti e allergie». A segnalare la presenza di questi prodotti al magistrato, che ora ha aperto un'inchiesta per immissione sul mercato di cosmetici dannosi per la salute, è stata la lettera di una torinese. «Ho notato in diverse profumerie - scrive la signora - espositori di prodotti per il trucco a prezzi bassissimi».
La Procura ha subito disposto un campionamento. E un altro, sempre ad opera dei carabinieri del Nas, è stato effettuato in questi giorni. Il risultato è stato clamoroso: l'importazione di questi prodotti, infatti, non era stata segnalata al ministero della Salute, come prevede la legge. Inoltre, erano state violate le norme relative all'etichettatura. Ma non è tutto: le analisi dell'Arpa hanno rivelato la presenza dei due metalli proibiti. E' così scattata l'iscrizione nel registro degli indagati di un mediatore italiano, che però ha negato ogni coinvolgimento con l'azienda tedesca di Wiesbaden che importa i cosmetici dalla Cina. Prodotti scadenti, secondo la consulenza disposta dal pm Guariniello, che costituiscono «un potenziale rischio per il consumatore, tanto maggiore quanto è minore l'età di chi li utilizza».
Eppure, nonostante una prima segnalazione, hanno continuato ad essere venduti. Per questo motivo, ieri il magistrato è volato a Roma, per una riunione con gli esperti del ministero della Salute. Della vicenda si sta interessando anche il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, e nei prossimi giorni potrebbero essere disposti i primi sequestri. «Per fortuna ci sono cittadini - commenta Guariniello, famoso per le sue battaglie a tutela della salute - che hanno ancora la volontà di segnalarci episodi come questo. E' un ruolo - aggiunge con un pizzico di disappunto - che dovrebbe avere la pubblica amministrazione». L'inchiesta potrebbe allargarsi ai vertici della ditta tedesca e delle grandi catene di distribuzione che vendono i trucchi pericolosi. (il messaggero.it, 5 luglio 2009)
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