mercoledì 15 settembre 2010
PARTO ALL'AUTOGRILL
Partorisce nell'area di servizio
Mamma e bimba gravi in ospedale
Donna dà alla luce neonata nel bagno di un distributore sulla Pontina. Massaggio cardiaco per la piccola
Il bar sulla Pontina e i due agenti che hanno prestato il primo soccorso (foto Faraglia)ROMA - Una donna ha partorito all'interno del bagno di un'area di servizio al km 27,300 della via Pontina, all'altezza di Pomezia. E' accaduto martedì intorno alle 18. In preda alle doglie, in ritardo a causa del traffico, la giovane non ha potuto evitare di mettere alla luce la figlia mentre il marito andava a parcheggiare l'auto e cercare aiuto.
La madre, una donna polacca di 30 anni e la sua bambina sono stati portate in codice rosso al Sant'Eugenio. Sul posto è intervenuta la Polizia Stradale. La donna ha avuto un'emorragia interna e anche le condizioni della neonata neonato sono molto gravi, nonostante le sia stato subito praticato un massaggio cardiaco.
BARISTA E OSTETRICA - La piccola è stata partorita con l'aiuto della signora che si trovava nel bar e che si è improvvisata ostetrica. I due agenti Antonio Iafrate e Alfredo Cirillo hanno prestato il primo soccorso, effettuando un massaggio cardiaco alla donna, appena incontrata all'interno del bagno «Eravamo in transito sulla Pontina a tre chilometri dal bar Monte D'Oro, quando ci hanno chiamato». La telefonata è stata effettuata dalla proprietaria del bar, la signora Isabella Agostinelli, che è accorsa in bagno quando ha sentito i lamenti della partoriente.
«Siamo arrivati che la signora era seduta sul water con la bambina in braccio. Abbiamo praticato immediatamente un massaggio cardiaco e una respirazione artificiale. La lingua era andata indietro e stava diventando pericolosa per il soffocamento». All'arrivo del 118, gli agenti hanno scortato l'ambulanza al Sant'Eugenio. Secondo il referto «il feto era sofferente».
Redazione online
14 settembre 2010(ultima modifica: 15 settembre 2010)
domenica 26 ottobre 2008
STATO VEGETATIVO
Errore al parto, maxi risarcimento
La Spezia,bimba vive da vegetale:4 mln
Il tribunale civile della Spezia ha emesso una sentenza a favore di una bambina nata invalida al 100% a causa di un errore al parto. Per il danno morale e biologico la Asl 5 dovrà risarcire la famiglia con 4 milioni e 200mila euro. La bimba, che ora ha 15 anni, è in stato vegetativo dalla nascita in conseguenza delle sofferenze patite nel travaglio.
Secondo quanto stabilito, alla nascita, la notte del 25 maggio del 1993 all'ospedale di Sarzana fu commesso più di un errore. Si scelse di non procedere con un parto cesareo, malgrado il travaglio fosse difficile. Venne utilizzata una ventosa e non fu intubata la piccina appena nata.
Per il giudice, la ricostruzione di quelle drammatiche ore mostra che l'assistenza fu "deficitaria". E non solo: già prima, malgrado le sette ecografie fatte, non fu ben colto il "quadro complessivo", che avrebbe dovuto far presagire le difficoltà.
La sentenza è parziale perché non quantifica ancora i danni patrimoniali. L'invalidità ha infatti privato Chiara della possibilità di lavorare, e ha costretto la mamma a licenziarsi per starle vicino. (da tgcom 26 ottobre 2008)
domenica 8 giugno 2008
MORTI DI PARTO
Mamma morta di parto: deceduto anche il bimbo, 11 indagati
La madre, 44 anni, di Cantù, era entrata in coma dopo averlo dato alla luce all'ospedale Valduce di Como
COMO - È sabato all'ospedale Valduce di Como il piccolo Thomas Montanino, il bimbo nato il 20 maggio scorso ed entrato in gravissime condizioni subito, assieme alla mamma Betty, 44 anni, di Cantù. La donna, entrata in coma dopo averlo messo alla luce, era morta due giorni più tardi, mentre il neonato, rimasto per alcuni istanti in assenza di ossigeno, era stato ricoverato in terapia intensiva, anche se sin da subito erano parse poche le speranze di salvarlo. Ora anche il suo nome si aggiunge al fascicolo per omicidio colposo aperto dalla procura di Como per fare luce sulle cause del duplice dramma.
INCHIESTA PER OMICIDIO COLPOSO - Un'inchiesta che al momento vede indagati 11 sanitari dell'ospedale Valduce, tra cui due primari e tutto il personale che ha avuto in cura la donna sino al tragico esito. Anche sulla salma del piccolo Thomas il magistrato ha disposto l'autopsia, per cercare di capire per quale motivo un parto che sembrava senza complicazioni si sia trasformato in una duplice tragedia.
08 giugno 2008 (da corriere.it)
venerdì 25 aprile 2008
MORTE DEL FETO DURANTE IL PARTO
GENOVA: TRAGICO PARTO IN CLINICA, INDAGATO GINECOLOGO
Il pm della Procura di Genova Pier Carlo Di Gennaro ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico del ginecologo che martedi' sera in una nota clinica genovese ha assistito una trentenne genovese durante il parto in cui e' morto il bambino. La donna e' stata trasferita nel reparto di Rianimazione dell'ospedale pubblico San Martino ed e' trattenuta sotto stretto controllo medico. La cartella clinica della donna e' stata sequestrata dalla polizia del nucleo di polizia giudiziaria del Tribunale. E' stata intanto disposta l'autopsia sulla piccola salma che sara' effettuata sabato presso l'istituto di medicina legale dell'ospedale San Martino. Non sarebbe stata la rara sindrome di Hellp - come in principio appreso in ambiente medico - a causare il decesso del bambino ma la rottura dell'utero della partoriente. La Procura intende chiarire le cause di tale patologia. (da repubblica.it)
mercoledì 16 gennaio 2008
NEONATO MORTO
Padova: neonato morto durante il parto, inchiesta della procura
PADOVA - Neonato muore durante il parto in ospedale a Padova. La procura ha ordinato l'acquisizione della cartella clinica e aperto un'inchiesta. Secondo i genitori il parto si sarebbe svolto regolarmente, ma il piccolo ha avuto un arresto cardiaco e circolatorio e non ha emesso alcun vagito al momento della nascita. (Agr)