Gioia Tauro, maxi sequestro droga
Dieci quintali di cocaina purissima
I carabinieri del nucleo investigativo di Roma hanno sequestrato dieci quintali di cocaina purissima. La sostanza stupefacente era in un container all'interno del porto calabrese di Gioia Tauro. Il maxisequestro era proveniente dal Brasile. Secondo gli investigatori dell'Arma, l'ingente sequestro di cocaina è uno dei più importanti negli ultimi 15 anni in Italia ed il valore si stima attorno ai 250 milioni di euro.
Secondo quanto reso noto dagli investigatori, sembra che la droga fosse stata nascosta all'interno di carrelli trasportatori per uso agricolo. La cocaina era destinata, oltre che al mercato italiano, a quello del centro e del nord Europa.
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lunedì 15 novembre 2010
lunedì 27 ottobre 2008
SANITA' CALABRESE
Carabinieri sequestrano reparti Ospedale Vibo Valentia: 33 indagatiEsisterebbero "situazioni di pericolo concreto e gravi carenze sia sotto il profilo igienico-sanitario che sotto quello della prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro" ma le prestazioni sanitarie non sono sospese
Vibo Valentia, 27 ott. - (Adnkronos) - E' in corso da questa mattina un'operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, del Noe di Reggio Calabria e dei Nas di Catanzaro all'ospedale civile Jazzolino di Vibo Valentia. I militari stanno procedendo al sequestro dei reparti di Ortopedia, Immunoematologia e Pronto soccorso su esecuzione di un provvedimento di urgenza emesso dalla Procura vibonese. L'intervento di sequestro si rende necessario a causa delle "gravi inadeguatezze evidenziate nel corso delle precedenti ispezioni e mai sanate".Secondo quanto rilevato dagli investigatori e dalla Procura, esisterebbero "situazioni di pericolo concreto e gravi carenze sia sotto il profilo igienico-sanitario che sotto quello della prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro". Contemporaneamente i carabinieri stanno notificando 33 avvisi di garanzia nei confronti di medici, dirigenti e responsabili di settore dell'ospedale civile. I reati contestati vanno dall'abuso d'ufficio all'illecito stoccaggio di rifiuti speciali, al mancato rispetto delle normative antinfortunistiche e sanitarie. La Procura precisa che le prestazioni sanitarie non sono sospese. La legge inoltre obbliga il commissario straordinario del Nas di Vibo Valentia a provvedere all'adeguamento strutturale entro 30 giorni.
Vibo Valentia, 27 ott. - (Adnkronos) - E' in corso da questa mattina un'operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, del Noe di Reggio Calabria e dei Nas di Catanzaro all'ospedale civile Jazzolino di Vibo Valentia. I militari stanno procedendo al sequestro dei reparti di Ortopedia, Immunoematologia e Pronto soccorso su esecuzione di un provvedimento di urgenza emesso dalla Procura vibonese. L'intervento di sequestro si rende necessario a causa delle "gravi inadeguatezze evidenziate nel corso delle precedenti ispezioni e mai sanate".Secondo quanto rilevato dagli investigatori e dalla Procura, esisterebbero "situazioni di pericolo concreto e gravi carenze sia sotto il profilo igienico-sanitario che sotto quello della prevenzione degli infortuni sul luogo di lavoro". Contemporaneamente i carabinieri stanno notificando 33 avvisi di garanzia nei confronti di medici, dirigenti e responsabili di settore dell'ospedale civile. I reati contestati vanno dall'abuso d'ufficio all'illecito stoccaggio di rifiuti speciali, al mancato rispetto delle normative antinfortunistiche e sanitarie. La Procura precisa che le prestazioni sanitarie non sono sospese. La legge inoltre obbliga il commissario straordinario del Nas di Vibo Valentia a provvedere all'adeguamento strutturale entro 30 giorni.
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mercoledì 20 febbraio 2008
OSPEDALE DI MELITO PORTO SALVO
ECCO DOVE CI PORTA LA 'NDRANGHETA! VERGOGNATEVI.
Melito P.Salvo,sequestrato ospedale
Nas: gravi carenze igienico-strutturali
Gravi carenze igienico-strutturali: con questa motivazione i carabinieri del Nas di Reggio Calabria hanno sequestrato l'ospedale di Melito Porto Salvo e denunciato sette dirigenti dell'ex azienda sanitaria locale. I problemi riscontrati nell'ospedale, secondo quanto riferiscono i carabinieri, sarebbero tali da creare condizioni di pericolo per l'incolumità dei lavoratori e degli utenti. Nel rapporto sono elencate oltre 40 violazioni.
Col provvedimento sono stati posti sotto sequestro gli immobili che ospitano le unità di anatomia patologica, il pronto soccorso e l'intera area dove sono dislocati gli uffici amministrativi, la direzione sanitaria, gli ambulatori e l'unità di dialisi. I locali sequestrati saranno affidati in custodia al direttore sanitario con un tempo di 30 giorni dalla notifica per il trasferimento dei ricoverati e ulteriori 30 giorni, con accesso limitato solo per la messa in sicurezza degli ambienti, per l'adeguamento delle strutture alla legge in vigore.Serra: "Roba da terzo mondo"La situazione era apparsa evidentemente critica già a fine gennaio quando il prefetto Achille Serra, presidente della Commissione per la verifica della qualità dell'assistenza sanitaria in Calabria, dopo la visita compiuta alla struttura, aveva commentato: "Roba da terzo mondo con tutto il rispetto per il terzo mondo". L'ospedale "Tiberio Evoli" avrebbe dovuto essere chiuso a gennaio di un anno fa, dopo che un'ispezione dei Nas aveva riscontrato precarie condizioni igieniche e sanitarie e numerose violazioni delle norme di sicurezza. Muffa e attrezzi sterili vicino alla pattumieraNel rapporto presentato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria i Nas oggi parlano di oltre quaranta violazioni per le quali sono state denunciate sette dirigenti dell'ex azienda sanitaria locale. Tra le numerose anomalie i carabinieri hanno notato, nel reparto dove avvengono le dialisi, che un contenitore con all'interno i ferri sanitari si trova a pochissima distanza dal sacchetto utilizzato per l'immondizia. Sempre nello stesso reparto, c'è muffa sia dietro le apparecchiature che dietro i letti dei pazienti. L'assessore regionale: "Situazione così da anni"A Melito Porto Salvo si era recato anche l'assessore regionale alla Sanità della Calabria, Vincenzo Spaziante. ''Ho trovato una situazione indecorosa - aveva detto - sia sul piano dello stato dell'ospedale e sul piano dell'inerzia perché nessuno ha fatto nulla da anni. Questa situazione non è nata ieri, per crearla ci sono voluti molti e molti anni". (da tgcom 20 febbraio 2008)
Melito P.Salvo,sequestrato ospedale
Nas: gravi carenze igienico-strutturali
Gravi carenze igienico-strutturali: con questa motivazione i carabinieri del Nas di Reggio Calabria hanno sequestrato l'ospedale di Melito Porto Salvo e denunciato sette dirigenti dell'ex azienda sanitaria locale. I problemi riscontrati nell'ospedale, secondo quanto riferiscono i carabinieri, sarebbero tali da creare condizioni di pericolo per l'incolumità dei lavoratori e degli utenti. Nel rapporto sono elencate oltre 40 violazioni.
Col provvedimento sono stati posti sotto sequestro gli immobili che ospitano le unità di anatomia patologica, il pronto soccorso e l'intera area dove sono dislocati gli uffici amministrativi, la direzione sanitaria, gli ambulatori e l'unità di dialisi. I locali sequestrati saranno affidati in custodia al direttore sanitario con un tempo di 30 giorni dalla notifica per il trasferimento dei ricoverati e ulteriori 30 giorni, con accesso limitato solo per la messa in sicurezza degli ambienti, per l'adeguamento delle strutture alla legge in vigore.Serra: "Roba da terzo mondo"La situazione era apparsa evidentemente critica già a fine gennaio quando il prefetto Achille Serra, presidente della Commissione per la verifica della qualità dell'assistenza sanitaria in Calabria, dopo la visita compiuta alla struttura, aveva commentato: "Roba da terzo mondo con tutto il rispetto per il terzo mondo". L'ospedale "Tiberio Evoli" avrebbe dovuto essere chiuso a gennaio di un anno fa, dopo che un'ispezione dei Nas aveva riscontrato precarie condizioni igieniche e sanitarie e numerose violazioni delle norme di sicurezza. Muffa e attrezzi sterili vicino alla pattumieraNel rapporto presentato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria i Nas oggi parlano di oltre quaranta violazioni per le quali sono state denunciate sette dirigenti dell'ex azienda sanitaria locale. Tra le numerose anomalie i carabinieri hanno notato, nel reparto dove avvengono le dialisi, che un contenitore con all'interno i ferri sanitari si trova a pochissima distanza dal sacchetto utilizzato per l'immondizia. Sempre nello stesso reparto, c'è muffa sia dietro le apparecchiature che dietro i letti dei pazienti. L'assessore regionale: "Situazione così da anni"A Melito Porto Salvo si era recato anche l'assessore regionale alla Sanità della Calabria, Vincenzo Spaziante. ''Ho trovato una situazione indecorosa - aveva detto - sia sul piano dello stato dell'ospedale e sul piano dell'inerzia perché nessuno ha fatto nulla da anni. Questa situazione non è nata ieri, per crearla ci sono voluti molti e molti anni". (da tgcom 20 febbraio 2008)
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martedì 25 settembre 2007
SEQUESTRATO L'ISTITUTO DI MEDICINA LEGALE DI MESSINA
La Procura ha posto sotto sequestro l’intero reparto di Medicina legale, all'interno del Policlinico universitario di Messina. L'inchiesta è stata avviata nel febbraio scorso in seguito alla denuncia di una giovane coppia residente in provincia che aveva perso un figlio durante la gravidanza e non era riuscita ad avere consegnato il feto. Ancora una volta, dunque, il Policlinico messinese si trofa nella bufera. Il blitz è scattato dopo diversi mesi d'indagini con uomini della Polizia giudiziaria e dei carabinieri all’Istituto di Medicina legale, dove sono state riscontrate situazioni igienico-sanitarie assurde..
Il sostituto procuratore, Claudio Onorati, ha disposto il sequestro della sezione di Anatomia patologica, lasciando agibile l’area riservata alle autopsie.
Il sostituto procuratore, Claudio Onorati, ha disposto il sequestro della sezione di Anatomia patologica, lasciando agibile l’area riservata alle autopsie.
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