giovedì 17 febbraio 2011

appendicite

Morì per una peritonite
Due chirurghi a giudizio
Per l'accusa i medici non si erano accorti che l'uomo aveva un'appendicite. Il processo a giugno

ROVIGO – Non si sono accorti che il paziente davanti a loro aveva una peritonite, e gli hanno prescritto dei lassativi. Pochi giorni dopo le duplici diagnosi, però, l’agricoltore 62enne di Ceregnano Giorgio Frigato morì per uno shock settico legato alla peritonite. Per questo due chirurghi rodigini dell’ospedale cittadino «Santa Maria della misericordia», la 38enne Luisella Fogato e il 33enne Andrea Legnaro, sono stati rinviati a giudizio dal giudice per le udienze preliminari per omicidio colposo. Il processo inizierà il 22 giugno.

I fatti che vedono come imputati i medici hanno inizio il 29 gennaio del 2009. Per l'Accusa i due chirurghi non si sono accorti che Frigato, morto il 4 febbraio di due anni fa all'ospedale rodigino, aveva un'appendicite, e gli hanno prescritto dei lassativi e una dieta leggera. I familiari non si sono rassegnati e, dopo aver chiesto una perizia di parte, hanno presentato un esposto alla Procura. Le indagini del magistrato, a sua volta supportato da propria attività investigativa tecnica e scientifica, hanno confermato i sospetti dei familiari dell’agricoltore di Ceregnano. Soprattutto la mancata esecuzione di un’ecografia addominale e la radiografia che avrebbero permesso di localizzare l’appendicite.

Antonio Andreotti
16 febbraio 2011

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