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domenica 6 febbraio 2011

omicidio- suicidio

omicidio-suicidio a Bologna
Uccide moglie e figlio e si spara
Era già stato arrestato per stalking

L'uomo ha fatto fuoco contro la moglie e il figlio
e poi si è tolto la vita
omicidio-suicidio a Bologna

Uccide moglie e figlio e si spara
Era già stato arrestato per stalking


L'uomo ha fatto fuoco contro la moglie e il figlio
e poi si è tolto la vita

BOLOGNA - Tragedia famigliare a Bologna: un uomo, già arrestato per stalking, ha ucciso moglie e figlioletto e poi si è sparato. Due dei cadaveri - la donna e il ragazzino - sono stati trovati all'interno di un'auto, mentre quello del marito era a pochi passa dalla vettura, vicino al garage di un condominio in via della Guardia, nella periferia della città.

GIA' ARRESTATO PER STALKING - L'uomo di 48 anni che ha compiuto la strage era già stato arrestato per stalking, proprio nei confronti della stessa donna. Dopo la scarcerazione, aveva avuto l'obbligo di non avvicinarla. Lei aveva 32 anni ed era marocchina. Quanto è emerso dalla ricostruzione della polizia rafforza il quadro della complicata separazione fra i due che, fin dai primi accertamenti, è subito emersa come probabile movente della strage familiare. L'allarme al 113 è giunto verso le 13. Madre e bimbo sono stati trovati dagli agenti nell'auto, nella parte comune dei box, l'uomo a qualche metro di distanza; la pistola era vicina al suo corpo. Proprio lui risultava residente nel condominio di via della Guardia, anche se pare non vi alloggiasse.



06 febbraio 2011

giovedì 17 aprile 2008

L'IMPORTANZA DEI FUTILI MOTIVI

16 apr 19:46
Salerno: doppio omicidio e suicidio per futili motivi
SALERNO - Omicidio-suicidio a Buccino, zona rurale del salernitano. Gregorio Iuzzolino, 67 anni, ha ucciso la sorella Antonia e il cognato Giuseppe Ianniello, entrambi ex agricoltori 70enni. Dopo il doppio assassinio, l'uomo e' tornato a casa sua, distante solo pochi metri da quella della sorella, e si e' tolto la vita con un colpo alla testa. Secondo quanto si e' appreso, i dissapori tra cognati avevano origine dall'abitudine di Iuzzolino, celibe, di andare abitualmente a casa della sorella per mangiare. Consuetudine mal sopportata dal marito di lei. (Agr)

domenica 16 marzo 2008

AMORE SENZA ETA'

Uccide l'ex amante e si ammazza
Delitto in un centro anziani nel cuneese: l'uomo, 60 anni, aveva sorpreso la donna con un altro e le ha sparato
CUNEO - Omicidio-suicidio. Ha ucciso l'ex fidanzata e si è poi sparato in bocca, morendo sul colpo. È successo questa sera a Fontanelle di Boves (Cuneo), al centro ricreativo per anziani vicino alla chiesa. Un'altra donna, che era nel locale, è rimasta ferita ed è ora ricoverata in ospedale.
IL DELITTO - Protagonista dell'omicidio-suicidio un uomo di circa sessant'anni. Ha sorpreso la donna, una vedova coetanea, mentre lei si trovava in auto con un suo amico e le ha sparato una prima volta, ferendola. La donna è riuscita a scappare, con l'altro uomo, rifugiandosi nel centro anziani, frequentato da molti pensionati nei giorni festivi, ma qui l'aggressore l'ha raggiunta, sparandole altre due colpi di pistola, che l'hanno uccisa. Un terzo proiettile ha ferito una donna di Borgo San Dalmazzo che si trovava vicino alla vittima. L'omicida, infine, è uscito dal centro anziani e si è ucciso, sparandosi.
LA VITTIMA - La vittima si chiamava Maria Manetto, di 61 anni, e viveva a Fossano (Cuneo). Non è stata ancora resa nota l'identiià dell'omicida che si è poi tolto la vita, un coetaneo della vittima che abitava nel cuneese. La donna ferita, Olga Astegiano, 54 anni, è stata ricoverata all'ospedale di Cuneo: è stata colpita da un proiettile, ma la sua vita non sarebbe in pericolo. L'omicida avrebbe sparato con due pistole.
16 marzo 2008 (da corriere.it)

domenica 20 gennaio 2008

SUICIDIO IN CARCERE

VITERBO (19 gennaio) - Si è suicidato in carcere Claudio Tomaino, di 30 anni, reo confesso dello sterminio di quattro suoi familiari accaduto il 27 marzo del 2006 nelle campagne di Caraffa di Catanzaro. Tomaino si è ucciso nel carcere di Viterbo, soffocandosi con una busta di plastica. A dare notizia del suicidio di Tomaino sono stati i difensori del pluriomicida, gli avvocati Clara ed Armando Veneto, informati dalla direzione del carcere di Viterbo. Secondo quanto hanno riferito i due penalisti, Tomaino si è infilato una busta di plastica in testa ed è morto soffocato. Nella busta il pluriomicida ha anche infilato il fornellino a gas che utilizzava per scaldarsi le vivande.A constatare il suicidio di Tomaino è stato stamattina un agente di custodia che si era recato nella cella del giovane per portargli le medicine che prendeva quotidianamente per i disturbi psichici di cui era affetto. La Corte d'assise di Catanzaro, su richiesta dei difensori, aveva disposto di sottoporre Tomaino a perizia psichiatrica, l'esito della quale avrebbe dovuto essere esaminato nell'udienza fissata per il prossimo 19 febbraio. Nella strage di Caraffa furono assassinati l'infermiere Camillo Pane, zio di Tomaino; la moglie, Annamaria, ed i figli Eugenio e Maria. La strage fu provocata da un movente economico. Tomaino, infatti, aveva un debito di 450mila euro con Camillo Pane, insieme al quale gestiva un'attività di compravendita immobiliare.Claudio Tomaino in passato aveva già tentato quattro volte il suicidio: lo hanno riferito i suoi difensori dicendo che Tomaino in un'occasione si era tagliato le vene e in un'altra aveva inghiottito alcune lamette. Altre due volte, inoltre, il giovane aveva preso un consistente quantitativo di barbiturici. (da ilmessaggero.it)

martedì 15 gennaio 2008

OMICIDI- SUICIDIO

Probabilmente si tratta di un caso di omicidio-suicidio
Tragedia in un hotel nel Genovese, 3 morti
Le vittime sono tre anziani fratelli, un uomo e due donne, proprietari dell'albergo a Tiglieto
GENOVA - Tre cadaveri sono stati trovati in una stanza dell'albergo-ristorante Pigan dei tre germani, chiuso d'inverno, a Tiglieto, nell'entroterra di Genova., alle falde del parco naturale del monte Beigua. Secondo le prime informazioni, si tratta di tre fratelli, due donne e un uomo, proprietari dell'hotel. Sul posto sono intervenuti i carabineri. Tra le ipotesi avanzate dai minitari, quella di un duplice omicidio compiuto da una delle tre vittime che poi si sarebbe tolta la vita.
LE VITTIME - Le vittime sono Giampiero Assandri, 69 anni, e le due sorelle Alsia, 84, e Tersilla, 80 anni. Secondo la prima ricostruzione Assandri sarebbe entrato nella stanza da letto delle due sorelle la notte scorsa, con una torcia e una pistola, legalmente detenuta. Ha sparato contro una delle due donne, che dormivano nello stesso letto, uccidendola sul colpo. Quindi ha freddato anche la seconda, che, spaventata dallo sparo, si stava alzando e che è crollata ai piedi del letto. Infine è uscito dalla stanza e ha rivolto l'arma contro se stesso, uccidendosi. I carabinieri della compagnia di Arenzano e del comando provinciale di Genova hanno dovuto forzare stasera la porta d'ingresso dell'albergo-ristorante per entrare e scoprire così i corpi. A dare l'allarme sarebbero stati alcuni conoscenti dei tre anziani che, non sentendoli da alcuni giorni, avrebbero avvisato i carabineri del vicino Comune di Rossiglione.
RISERVATI - «Erano persone tranquille ma molto riservate. Vivevano nel loro mondo», ha dichiarato un'abitante di Tiglieto, che conosceva da molto tempo i tre fratelli Assandri. «Prima erano proprietari di un albergo che poi hanno lasciato per trasferirsi in un altro poco distante, quasi di fronte al primo. La loro vita si è svolta sempre lì. Curavano il loro locale nei minimi particolari, in maniera meticolosa, anche quando non era frequentato dagli ospiti». (da corriere.it)

martedì 4 dicembre 2007

FAMIGLIA DISTRUTTA

Udine, uccide moglie e figlio e si suicida
UDINE (4 dicembre) - Tragedia familiare in Friuli: un uomo ha ucciso la moglie e il figlio e poi si è suicidato. Il duplice omidicio-suicidio è avvenuto a Tarcento, paese a pochi chilometri da Udine, nel primo pomeriggio. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri del Comando provinciale di Udine. Non sono chiari i motivi del gesto, maturato in un clima di dissapori all'interno della coppia. (www.corriere.it 4.12.07)