giovedì 21 febbraio 2008

DECAPITATO

BOLZANO (21 febbraio) - Macabro rinvenimento fatto da alcuni operai addetti alla manutenzione dell'autostrada del Brennero nei pressi di Bolzano. All'interno di uno scatolone cubico di un'ottantina di centimetri c'era un cadavere senza testa. Lo scatolone è stato abbandonato lungo la massicciata stradale sulla carreggiata sud dell'autostrada, a un paio di metri dal guard rail. Il corpo era avvolto da nastro adesivo del tipo per confezionare i pacchi, quasi come una mummia. Dai primi rilievi condotti dalla scientifica si tratta del cadavere di un giovane uomo. Viene fatta l'ipotesi che il corpo sia stato impacchettato subito dopo l'uccisione: il cadavere, infatti, era ripiegato su se stesso, per poter essere infilato nella scatola. Dato che non sono stati riscontrati segni di fratture, questa operazione deve essere stata compiuta prima che sopraggiungesse il rigor mortis. Il cadavere appartiene ad un uomo di razza bianca e di giovane età.«La testa è stata mozzata di netto con un lavoro che si potrebbe definire da professionista». Lo ha detto il Pm Axel Bisignano. Gli inquirenti hanno sinora in mano pochi elementi, eccettuata l'ipotesi che la vittima sia un tedesco. Per sapere il motivo dell'efferato delitto, della successiva decapitazione e per conoscere le modalità con le quali lo scatolone è stato abbandonato sull'autostrada si attende l'autopsia vera e propria che sarà svolta domani. Il cadavere si trovava in una vasca di plastica «del tipo usato nei cantieri» ha detto il magistrato. La vasca a sua volta era inserita in un sacco di juta. Il cadavere era stato piegato su sè stesso ed era stato avvolto con due-tre rotoli di nastro da pacchi marrone. La vittima è un uomo bianco tra i 20 ed i 35 anni. Il taglio della testa sembra essere stato eseguito con una lama affilatissima, probabilmente un grosso coltello. Addosso la vittima aveva una tuta blu da operaio con alcune diciture in tedesco ed una maglia. Il cadavere era senza scarpe ma con i calzini. Anche questi hanno una stampigliatura in tedesco. Secondo gli inquirenti l'uomo è stato ucciso non più di 48 ore prima del ritrovamento e poi portato con una vettura o con un camion fino sull' A22. Visto che i capi d'abbigliamento sembrano acquistati in Germania sono stati presi contatti con le autorità tedesche, ma il capo della Mobile Stefano Mamani ha detto che in 48 ore «il cadavere potrebbe essere arrivato anche dalla Svezia». Sulla base delle impronte digitali gli inquirenti stanno cercando di identificare la vittima. Sono in corso accurate indagini sullo scatolone alla ricerca di impronte digitali degli assassini: per scaricare lo scatolone sull'autostrada, infatti, devono avere operato almeno due persone, dato che il contenitore, di una ottantina di chili, è stato sollevato oltre il guard rail per essere poi stato appoggiato sul ciglio della strada: il cartone, infatti, non presenta danni apparenti. Sul cadavere, infine non sono stati riscontrati altri segni di violenza. Mamani ha ipotizzzato che la testa sia stata mozzata per non far scoprire l'identità della vittima. Ulteriori elementi si attendono dall'autopsia che il magistrato ha già ordinato al perito settore Eduard Egarter, che tra l'altro è il capo dell'equipe di scienziati internazionali che si occupano di Oetzi, la mummia di 5 mila anni fa trovata su un ghiacciaio in Alto Adige. (da ilmessaggero.it del 21 feb. 2008)

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