lunedì 25 febbraio 2008

FRATELLI PAPPALARDI

Gravina, trovati resti umani in fondo a una cavitàQuestore: «Pensiamo siano i fratellini Pappalardi»
Il ritrovamento durante il salvataggio di un undicenne caduto nel pozzo

BARI (25 febbraio) - Sono stati trovati resti umani nel pozzo dove questo pomeriggio è caduto un bambino di 11 anni poi salvato. «Per le condizioni dei corpi e per il tempo trascorso riteniamo che i resti umani trovati nel pozzo siano quelli di Francesco e Salvatore» Pappalardi, i due fratellini di cui non si hanno più notizie dal 5 giugno del 2006. Lo ha detto il questore di Bari Vincenzo Maria Speranza spiegando che nel soccorrere l'undicenne caduto i «vigili del fuoco hanno trovato i corpi dei due giovani. Riteniamo che senz'altro si tratta di loro. Ora si sta ispezionando il tutto per i rilievi della polizia scientifica». «Abbiamo troppi elementi che coincidono», ha spiegato il questore, il quale ha aggiunto che i bambini «potrebbero essere caduti come potrebbero essere stati buttati».Il procuratore della Repubblica, Emilio Marzano, sull'ipotesi che i resti appartengano ai fratellini Pappalardi ha invece affermato:«non c'è alcuna certezza, siamo qui per verificare».Un elemento importante nell'indagine sarebbe il ritrovamento di alcuni indumenti insieme ai resti, in particolare, di una maglia con cappuccio, con una scritta sul davanti: una maglia simile a quella che indossava Salvatore il giorno della scomparsa.Il pozzo si trova all'interno di un cortile in via Giovanni Consolazione a Gravina in Puglia. A intravedere i resti umani è stato uno dei soccorritori che si è calato nel profondo cunicolo sotterraneo. Sul posto è arrivato il pm di Bari Antonino Lupo, titolare delle indagini sulla scomparsa dei due fratellini e l'avvocato Angela Aliani, legale del padre dei due fratellini scomparsi. Sul luogo anche il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Bari, Emilio Marzano. Il prefetto di Bari Carlo Schilardi mentre si stava recando a Gravina in Puglia per un sopralluogo aveva affermato che c'era «la certezza del ritrovamento dei resti umani di un solo bimbo». Il bimbo caduto nel pozzo e poi salvato. Piangeva e chiedeva aiuto. Salvato dai vigili del fuoco, ha riportato la frattura delle gambe. Il pozzo, molto stretto, è profondo almeno 20 metri. I primi ad arrivare sul posto sono stati i mezzi del 118 allertati da alcuni cittadini e i vigili del fuoco. Un elicottero dei vigili del fuoco sorvolava l'area. Nei soccorsi a Gravina sono state impegnate squadre dei vigili del fuoco giunte dalla vicina città di Altamura e dei nuclei Saf (Speleo alpinistica e fluviale) di Bari e di Matera. Il ragazzino è stato raggiunto dai soccorritori dei nuclei Saf dei vigili del fuoco. Il pozzo, molto stretto e profondo 25 metri, ha reso difficile le operazioni. Il pozzo è completamente privo d'acqua. Nella caduta il piccolo si è fratturato entrambe le gambe, ma non sembra abbia un trauma cranico. È lucido e risponde alle domande. E' stato portato in ambulanza all'ospedale di Altamura. (da ilmessaggero.it)

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