mercoledì 27 febbraio 2008

FRATELLI PAPPALARDI

Gravina, la madre riconosce i corpi dei fratelliniL'avvocato:«Rosa sta male, molto male»

BARI (27 febbraio) - Rosa Carlucci, la madre dei due fratellini di Gravina ha riconosciuto all'Istituto di medicina legale dell'Università di Bari i corpi dei suoi due bambini, Francesco e Salvatore Pappalardi, morti di fame e freddo in una cisterna di acqua piovana, di una casa padronale abbandonata. La donna è arrivata scortata dalla polizia. Il riconoscimento da parte della mamma è stato confermato dal prof.Francesco Introna responsabile del pool di medici legali incaricati dalla Procura. Introna ha lasciato l'Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari per raggiungere gli uffici della Procura di Bari dove verrà formalmente affidato l'incarico per l'autopsia. La mamma dei due bambini è giunta al Policlinico accompagnata dal suo compagno, Nicola Nuzzolese. Ieri erano stati portati alla luce i corpi dei fratellini. L'avvocato di Rosa CArlucci ha dichiarato che la donna dopo la procedura di riconoscimento si è sentita «male, male, molto male».Malore per la compagna del padre. La compagna del padre dei fratellini di Gravina, Maria Ricupero, è svenuta all'uscita dall'Istituto di medicina legale, mentre cercava inutilmente di sottrarsi all'assedio di giornalisti e telecamere. Mentre la polizia tentava di proteggerla e di accompagnarla alla sua automobile, la donna è caduta per terra in uno dei vialetti dell'ospedale. Subito dopo è stata fatta salire su un'automobile del Policlinico insieme con degli infermieri.Autopsia, esiti tra un mese. Inizieranno nel pomeriggio all'istituto di medicina legale di Bari le attività preliminari all'autopsia dei corpi di Francesco e Salvatore. I medici legali incaricati dalla Procura sono il professor Francesco Introna e il dottor Vito Romano. «Per tutti gli accertamenti - ha spiegato Introna - abbiamo avuto una trentina di giorni di tempo durante i quali dobbiamo accertare l'epoca della morte, causa e mezzi che l'hanno determinata ed eventuali tempi di sopravvivenza. L'autopsia, che in realtà sono esami sui resti, sarà una delle tappe degli accertamenti». «Cominceremo - ha sottolineato - con gli accertamenti radiologici, poi procederemo con risonanza con la possibilità di ricostruire le salme tridimensionalmente e faremo esami di laboratorio. L'autopsia sarà l'ultimo accertamento che faremo perché, essendo i corpi mummificati, rischiamo di perderli».La difesa chiede la scarcerazione di Filippo Pappalardi. L'avv.Angela Aliani ha presentato questa mattina istanza di scarcerazione nei confronti del padre dei due bambini di Gravina in Puglia che è in carcere dal 27 novembre scorso con l'accusa di duplice omicidio. I fratellini ricordati nelle scuole. Le scuole San Filippo Smaldone della Puglia hanno ricordato con momenti di preghiera e raccoglimento, i fratellini Pappalardi.Encomio al vigile che ha trovato i corpi. Il consiglio comunale di Gravina in Puglia conferirà un encomio solenne al vigile del fuoco, Francesco Miglio, che ha trovato i corpi mentre scendeva nel pozzo dove era caduto un dodicenne di Gravina in Puglia che stava giocando nel cortile della casa abbandonata in via Giovanni Consolazione. Cercando di muoversi nella verticale del pozzo per caricare il ragazzo ferito sulla barella, il vigile ha intravisto il cunicolo che conduce alla cisterna sotterranea dove sono stati trovati i corpi dei due fratellini ed ha poi dato l'allarme. La difesa del padre. «Era ancora giorno quando Francesco e Salvatore Pappalardi sono caduti nella cisterna» della vecchia masseria abbandonata nellaquale sono stati trovati i loro cadaveri il 25 febbraio scorso. E' la tesi dell'avv.Angela Aliani, difensore del papà dei due fratellini, Filippo. La circostanza «è provata dal fatto che il corpo di Salvatore era in corrispondenza di un raggio di luce», scrutando il quale il ragazzino potrebbe aver tentato di chiedere aiuto e potrebbe aver cercato di riscaldarsi. Le affermazioni contrastano con la ricostruzione dell'accusa che si basa soprattutto sul racconto di un baby-testimone che nell'agosto 2006 rivelò di aver visto (alle 21.30 del 5 giugno 2006) Filippo Pappalardi far salire sulla sua autovettura i due figli, subito dopo scomparsi nel nulla. La difesa afferma anche che «probabilmentenella cisterna è caduto prima Ciccio, perché ha quasi certamente una frattura alla gamba sinistra». (ilmessaggero.it, 27 feb. 2008)

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