venerdì 15 febbraio 2008

MATRIMONIO NULLO

Lui si drogava, la chiesa annulla il matrimonio
il tribunale civile conferma: nozze non valide

NAPOLI (15 febbraio) – Lui si drogava e lei non lo sapeva. Il tribunale ecclesiastico ha annullato il matrimonio e la Corte d'Appello di Salerno ha confermato in sede civile la nullità del vincolo. L'Associazione Matrimonialisti Italiani, presieduta dall'avvocato Gian Ettore Gassani, commenta con soddisfazione la sentenza, è la prima volta che il tribunale civile si uniforma a quello ecclesiastico. Protagonisti della vicenda due giovani originari di Campagna, nel Salernitano i quali, dopo il matrimonio celebrato nel 1993, si erano separati per la scoperta, fatta dalla donna, che il marito usava sostanze stupefacenti. Dopo l'annullamento disposto dal Tribunale ecclesiastico, i due hanno quindi chiesto che venisse dichiarata efficace, da parte della Repubblica Italiana, la sentenza di nullità del matrimonio concordatario. Da qui la decisione della Corte di Appello di Salerno, che ha accolto la richiesta rendendo efficace, nello Stato italiano, la sentenza ecclesiastica. La donna, «ragazza di provincia cresciuta in una famiglia all'antica - si legge nella sentenza del Presidente relatore Angelo Rossi - voleva che il marito fosse un uomo integro sotto ogni aspetto». Nonostante l'errore sulle qualità personali del coniuge non sia incluso dall'Ordinamento statale come causa di nullità del matrimonio, la Corte ha però confermato che la nullità del Tribunale ecclesiastico non è «in contrasto con l'ordine pubblico». La Corte d' Appello ha quindi accolto la richiesta dei due giovani, dichiarando esecutiva nella Repubblica italiana la sentenza di annullamento pronunciata dal Tribunale ecclesiastico interdiocesano salernitano. «Si tratta di un momento importante di apertura dello Stato italiano rispetto ai principi della Chiesa. La giustizia può creare un canale di comunicazione tra i valori cristiani e quelli tutelati dalla giurisprudenza. Papa Ratzinger qualche giorno fa aveva giustamente censurato la disinvoltura di qualche Tribunale Ecclesiastico nell'annullare i vincoli religiosi sanciti con il matrimonio. Ma ha anche fatto più volte richiamo alla serietà del vincolo matrimoniale che non può essere minata da atteggiamenti, come la tossicodipendenza in malafede nascosta, che vanno ad incidere sulla solidità di un'unione tanto significativa», dice Gassani. «La Corte di Appello di Salerno ha emesso una sentenza storica e coraggiosa che crea un precedente importantissimo. Essa ratifica e fortifica il senso stesso del legame coniugale pur garantendo la specificità laica del Tribunale italiano. Resta però fermo il monito del Pontefice ai vari Tribunali Ecclesiastici a non annullare facilmente i matrimoni religiosi. Sia per non mettersi in contrasto, svilendole, con le norme del diritto canonico, sia per non diventare istituzione doppione del giudice ordinario», conclude il legale. (da ilmessaggero.it del 15 febbraio 2008)

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