sabato 2 febbraio 2008

OSPEDALI

OSPEDALI IN CAMPANIA
GLI OSPEDALI DELLA CAMPANIA NON STANNO MOLTO MEGLIO DI QUELLI DELLA CALABRIA. LEGGI QUESTO ARTICOLO DEL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/cronache/articoli/2008/02_Febbraio/01/santobono_carenze_struttura.shtml
CHE COSA POSSIAMO FARE? LEGGI ANCHE LA TABELLA DEI GUAI SECONDO I NAS CHE HANNO SVOLTO UN'INDAGINE DURATA UN ANNO SU TUTTI GLI OSPEDALI DELLA CAMPANIA. IL FATTO E' CHE LA SANITA' E' DIVENTATA UN BUSINESS MOLTO APPREZZATO DALLA CAMORRA.

LA SANITA' DELLE COSCHE IN CALABRIA
QUESTO ARTICOLO DI ATTILIO BOLZONI SU REPUBBLICA.IT E' SEMPLICEMENTE AGGHIACCIANTE. http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/denunce-vibo/tangenti-paura/tangenti-paura.html
C'E' UN BLOGGER CALABRESE CHE MI POSSA DIRE CHE NON E' VERO QUELLO CHE BOLZONI SCRIVE? SI PUO' IMMAGINARE UN QUALCHE RIMEDIO? DOBBIAMO MANDARE UN ALTRO PREFETTO MORI? O ESPELLERE LA CALABRIA DALLO STATO?

SI PUO' FARE QUALCOSA? POLICLINICO UMBERTO I°
Scantinati del Policlinico come deposito per la merce degli ambulanti abusivi (da ilmessaggero.it)
ROMA (1 febbraio) – Hanno scelto come deposito della loro merce gli scantinati del Policlinico. I venditori ambulanti abusivi hanno occupato alcuni spazi dell'Umberto I per gestire il loro commercio sulle strade adiacenti all'ospedale. Lo rivela oggi Il Messagerocon foto che mostrano gli abusivi mentre, sotto gli occhi di tutti, fanno avanti e dietro per nascondere e ritirare mercanzie e banchetti di cartone nel loro magazzino privato all'interno del Policlinico. Cartoni e banchetti degli ambulanti sono presenti in particolare nello scantinato del pronto soccorso pediatrico sottolineando che «il viavai dei venditori, soprattutto del Bangladesh, è senza sosta e avviene sotto gli occhi della vigilanza». «Purtroppo è quasi impossibile arginare questo fenomeno», dice un dipendente del Policlinico che vuole mantenere l'anonimato. «È assurdo - riferiscono alcune persone intervistate mentre si recavano in ospedale costretti ad attraversare via Regina Elena a mezzogiorno tra bazar e magazzini - che per entrare in un ospedale una persona sia costretta al senso alternato sul marciapiede. Purtroppo ormai in queste ore c'è sempre il pienone di venditori ambulanti abusivi».
Tanti anni fa, trovandomi nell'ospedale di una città di media grandezza, vidi che il corridoio che portava al bar interno era occupato da venditori di tappeti, che avevano sciorinato la loro merce sul pavimento. Andai di filato dal Direttore sanitario, e dal giorno dopo i venditori di tappeti non si sono più visti.
Tanti anni fa, trovandomi nel nuovissimo e bellissimo ospedale di una grande città, già capitale di un regno, vidi che l'ingresso era occupato da venditori di tappeti, che nei corridoi giravano liberamente e senza nascondersi i contrabbandieri di sigarette, e nelle stanze dei malati giravano spacciatori di droga. Andai di filato dal Direttore sanitario, questi allargò sconsolato le braccia e nulla cambiò.

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