domenica 3 febbraio 2008

VIOLENZA, TERRORE, OMICIDIO

Romena uccisa, l'omicida viveva terrorizzato:era stato violentato da due malviventi dell'Est

ROMA (2 febbraio) - Era stato seviziato per ore, drogato e infine violentato nella sua casa. Da quel momento viveva nel terrore. Aveva installato sistemi d'allarme nella sua abitazione, preso il porto d'armi e dormiva con la pistola con il colpo in canna sul comodino. Settimino Melaragni, 53 anni, agente immobiliare di Capodimonte, in provincia di Viterbo, non era riuscito a superare il trauma delle violenze subite lo scorso ottobre da parte di due uomini dell'Europa dell'Est (romeni o albanesi) e la notte tra mercoledì e giovedì, in preda al panico, ha sparato. Ha ucciso la sua compagna, Daniela Nicoleta Hatmanu, romena, 37 anni, che si era alzata dal letto. Ma Melaragni, a suo dire, credeva fosse un ladro e ha sparato due colpi. Arresti domiciliari. Melaragni ha raccontato questa mattina la sua tragica storia durante l'interrogatorio di garanzia davanti al Gip Gaetano Mautone che gli ha concesso gli arresti domiciliari nella casa della madre. Le prove della violenza subita. Il difensore di Melaragni ha esibito al Gip le cartelle cliniche dell'ospedale Belcolle di Viterbo che certificano la violenza sessuale subita dall'uomo. Si è trattato probabilmente di una spedizione punitiva scaturita da una delle relazioni che l'agente immobiliare aveva avuto con giovani donne dell'est europeo, entraineuse nei night. «Il giudice - ha commentato il legale - ha compreso fino in fondo la situazione psicologica di Melaragni. Ha cioè capito che è ancora in preda ad una vera e propria fobia indotta dall'esperienza vissuta pochi mesi fa e che è alla base delle tragedia». Il legale, infine, ha auspicato che «il capo d'imputazione possa essere derubricato da omicidio volontario a colposo»Proseguono le indagini. Il Pm Laura Centofanti ha disposto una perizia balistica per verificare la compatibilità della ricostruzione dei fatti di Melaragni con le ferite sul corpo della donna e con il proiettile trovato conficcato nel muro. A tale scopo l'autopsia sulla romena è stata rinviata. Nei prossimi giorni eseguiranno rilievi anche i tecnici del Ris.

Nessun commento: