martedì 18 marzo 2008

CADAVERE IN FRIGORIFERO (segue)

Cadavere nel congelatore in casa di appuntamenti a Latina: fermata una 35enne

LATINA (18 marzo) - Dopo una notte di interrogatori in caserma è stata arrestata e portata al carcere di Rebibbia la donna 35enne che viveva nella villetta di Doganella di Ninfa (Latina) dove ieri sera è stato trovato il cadavere di Giancarlo De Santis, 68 anni, chiuso in un congelatore. La donna arrestata è Stefania Orsolo Scarlata, 35 anni, di origini siciliane e con precedenti penali. Si era trasferita nella zona da circa un anno e viveva in affitto tra la villetta di Doganella, che veniva utilizzata come casa d'appuntamenti, e un'altra abitazione a Velletri. I vicini la descrivono come una donna fisicamente minuta e molto schiva che non parlava con nessuno ed era solita spostarsi in taxi. Sulla donna pesano le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Sul possibile movente gli inquirenti ancora non si esprimono. Alla donna è stato assegnato un legale d'ufficio. Nella notte è stata interrogata anche la proprietaria della villetta.Era morto da molti giorni. L'uomo è stato identificato in nottata: si tratta di Giancarlo De Santis, di 68 anni. Stamattina è stato affidato l'incarico al medico legale, Silvestro Mauriello per eseguire l'autopsia che dovrà chiarire le cause del decesso. L'uomo potrebbe essere morto per un malore. Secondo una prima ipotesi, la morte potrebbe risalire a diversi giorni prima del ritrovamento. Il corpo dell'uomo non presentava evidenti segni di violenza ed era nudo. La scoperta dei carabinieri, secondo fonti investigative, sarebbe stata casuale. Alla villetta i carabinieri erano arrivati mentre indagavano su un giro di prostituzione e case per appuntamenti. Nessun segno di violenza. «Non possiamo ancora stabilire se si tratti di omicidio o di un malore», ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Latina, il colonnello Leonardo Rotondi, il quale ha confermato che sul corpo, congelato, non ancora identificato, non ci sarebbero segni di violenza. Nell'abitazione non sono stati trovati abiti maschili. Secondo uno degli investigatori questo particolare potrebbe far ipotizzare che l'uomo potesse aver avuto un malore nel corso di un rapporto sessuale con una prostituta e che sia stato messo nel congelatore in attesa di essere portato via. (ilmessaggero.it del 18 marzo)

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