martedì 26 aprile 2011

crisi respiratoria

A SCAFATI, NEL SALERNITANO. la donna aveva 23 anni. avrebbe partorito tra un mese
Incinta di due gemelli, va in ospedale
per un malore alla gamba e muore
Al pronto soccorso per un banale ascesso alla coscia
Notificati 7 avvisi di garanzia a sei medici del nosocomio e al ginecologo della giovane: interrogati 9 infermieri

Maria Rosaria Ferraioli

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SALERNO - Muore con due gemelli ancora in grembo. La tragica fine di una giovane di 23 anni si consuma tra i reparti dell'ospedale di Scafati (Salerno) dove aveva trascorso la notte per un «semplice» malore alla gamba. La donna, Maria Rosaria Ferraioli, infatti, si sarebbe recata la sera di Pasqua al pronto soccorso dell’ospedale per sottoporsi alla rimozione di un banale ascesso alla coscia destra. Nel corso della notte però la 23enne, all'ottavo mese di gravidanza, ha avuto una crisi respiratoria. Vani sono risultati i tentativi dei medici per strapparla alla morte, assieme ai due gemelli, avvenuta stamattina.

SETTE AVVISI DI GARANZIA - I carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno notificato sette informazioni di garanzia emesse dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore per la morte della donna. I provvedimenti riguardano sei medici dell’ospedale Scarlato di Scafati e il ginecologo che l’aveva in cura. I professionisti indagati prestano servizio nei reparti di rianimazione, medicina e al pronto soccorso dell’ospedale Scarlato. Per tutti l’accusa avanzata dagli inquirenti è di omicidio colposo. Interrogati anche nove infermieri della struttura scafatese.

IN RIANIMAZIONE - Intorno alle 3.30 di notte è stata colta da un improvviso malore. Le condizioni sono peggiorate rapidamente. È stata quindi trasferita in sala di rianimazione: purtroppo non c’è stato nulla da fare per salvare la vita alla donna e ai figli.

MARINO: EPISODIO SERIO E PREOCCUPANTE - La procura della Repubblica del tribunale di Nocera Inferiore ha disposto il sequestro della cartella clinica e l’autopsia. La donna era nata a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli ma viveva ad Angri, nel Salernitano, con il marito. Era alla sua prima gravidanza. «Siamo di fronte a un episodio serio e preoccupante - dice Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta del Senato sul Servizio Sanitario Nazionale -, non solo per la morte della giovane paziente ma anche per quella dei due bambini che portava in grembo. I carabinieri del Nas in servizio presso la Commissione d’inchiesta hanno avviato un'istruttoria: dalle prime informazioni, sappiamo che i medici hanno tentato un parto cesareo, ma non è stato sufficiente per salvare i due piccoli». «Vogliamo verificare ora nel dettaglio - spiega Marino - le condizioni in cui è stato eseguito l’intervento e la successiva assistenza. Quanto accaduto pone drammaticamente in primo piano - continua - la questione della sicurezza negli ospedali con un numero limitato di posti letto e di parti eseguiti in un anno, poiché spesso si tratta di strutture tecnologicamente meno attrezzate rispetto ai centri più grandi. L’impegno della Commissione non è teso a criminalizzare ospedali e medici, ma a chiarire cosa è successo e a fare quanto è possibile e necessario per evitare altre tragedie».

COMMISSIONE ERRORI SANITARI: ALTRI 2 CASI NEI MESI SCORSI - La commissione parlamentare sugli errori sanitari aveva già fatto richiesta della documentazione relativa ai casi di altre due donne morte nei mesi scorsi in quella stessa struttura. Lo rivela il vice presidente della commissione, Giovanni Burtone. «Con il presidente Orlando - ricorda - avevamo già richiesto tutte le carte relative ad altri due episodi riguardanti i decessi di due donne verificatisi nei mesi scorsi sempre presso l’ospedale di Scafati. Questo nuovo doloroso caso, purtroppo richiede un ulteriore e più rapido approfondimento, e la commissione - assicura Burtone - farà di tutto per accertare con la massima scrupolosità quanto accaduto. Ai familiari della vittima va il nostro più sentito cordoglio».

Redazione online
25 aprile 2011(ultima modifica: 26 aprile 2011)

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