Valle dell’Irno
Porta 11enne nel campo e lo violenta
Arrestato un pregiudicato di 30 anni
L'uomo ha lanciato un pallone in un terreno per fare allontanare il ragazzino dai suoi amici e lo ha aggredito
SALERNO - Gli ha lanciato il pallone in un terreno poco distante per farlo allontanare dai suoi amici e poi quando lo ha visto da solo nel campo lo ha aggredito e violentato. Un pregiudicato di 30 anni scappato da un centro per tossicodipendenti, del quale non sono state rese note le generalità, è stato arrestato in un comune della Valle dell’Irno con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di un minorenne. Ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono stati i carabinieri di Mercato San Severino e gli agenti della questura di Salerno.
L'AGGRESSIONE - La violenza sessuale sarebbe avvenuta lo scorso 7 aprile ai danni di un bambino di 11 anni. Il ragazzino, mentre giocava a calcio su un campetto nei pressi di una chiesa assieme ad un coetaneo, è stato avvicinato da uno sconosciuto che aveva lanciato volutamente il pallone in un terreno adiacente. Qui il pregiudicato, dopo avergli tappato la bocca con le mani, lo ha costretto a subire atti sessuali. Il bambino è riuscito a divincolarsi ed a scappare, avvisando dell’accaduto il suo amichetto ed alcuni passanti. Subito dopo è stato accompagnato dai genitori all’ ospedale di Salerno. Dalle indagini è emerso che il pregiudicato - che era agli arresti domiciliari - si era allontanato da una comunità per tossicodipendenti che si trova in una struttura adiacente al campetto di calcio. I posti di blocco e le ricerche delle forze dell’ ordine carabinieri hanno il trentenne a costituirsi la sera stessa negli uffici della questura del capoluogo. All’uomo è stata contestata anche l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari.
14 aprile 2011(ultima modifica: 15 aprile 2011)
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sabato 16 aprile 2011
martedì 5 aprile 2011
padre e nonno
OLANDA
Dodicenne inconsapevole partorisce
alla gita scolastica. Il papà è il padre
L'analisi del dna svela l'incesto: il 52enne finisce in manette. La ragazzina non s'era accorta di essere incinta
OLANDA
Dodicenne inconsapevole partorisce
alla gita scolastica. Il papà è il padre
L'analisi del dna svela l'incesto: il 52enne finisce in manette. La ragazzina non s'era accorta di essere incinta
MILANO - Aveva destato grande scalpore in Olanda la vicenda di una ragazzina di appena dodici anni che due settimane fa ha partorito mentre era con i compagni in gita scolastica. Né la giovane studentessa e neppure i genitori si erano resi conto della gravidanza. Ora la rivelazione choc: la ragazzina è stata messa incinta da suo padre.
ANALISI DEL DNA - La ragazzina di Groningen aveva cominciato ad accusare forti dolori al ventre durante una gita con gli insegnati e i compagni di scuola il 22 marzo scorso. Era stata trasportata nell'edificio più vicino dove aveva dato alla luce una bambina. Tra l'incredulità generale. I genitori avevano spiegato di non «essersi resi conto che la figlia era incinta, e che non c'erano segni esterni che evidenziassero la gravidanza». Non se n'era accorta neppure la dodicenne o i suoi amici. La ragazzina aveva appena 11 anni quando è rimasta incinta, avevano comunicato i Servizi locali per la salute pubblica in Olanda. Ora però, la storia si arricchisce di particolari inquietanti: la ragazza, iscritta alla scuola primaria, sarebbe stata messa incinta dal padre.
IN MANETTE - Il 52enne è stato arrestato con l'accusa di abuso sessuale, ha comunicato la procura. È stata infatti un'analisi del Dna sull'uomo a provare che è lui il padre del neonato. Secondo il giornale online elsevier.nl l'uomo viene ora descritto dai vicini di casa come «un alcolizzato» che «ha già avuto figli da altre donne». In passato era stato peraltro condannato per un crimine sessuale. Ora rischia una pena di almeno 12 anni di reclusione. La dodicenne è stata nel frattempo affidata a una nuova famiglia.
Elmar Burchia
05 aprile 2011
Dodicenne inconsapevole partorisce
alla gita scolastica. Il papà è il padre
L'analisi del dna svela l'incesto: il 52enne finisce in manette. La ragazzina non s'era accorta di essere incinta
OLANDA
Dodicenne inconsapevole partorisce
alla gita scolastica. Il papà è il padre
L'analisi del dna svela l'incesto: il 52enne finisce in manette. La ragazzina non s'era accorta di essere incinta
MILANO - Aveva destato grande scalpore in Olanda la vicenda di una ragazzina di appena dodici anni che due settimane fa ha partorito mentre era con i compagni in gita scolastica. Né la giovane studentessa e neppure i genitori si erano resi conto della gravidanza. Ora la rivelazione choc: la ragazzina è stata messa incinta da suo padre.
ANALISI DEL DNA - La ragazzina di Groningen aveva cominciato ad accusare forti dolori al ventre durante una gita con gli insegnati e i compagni di scuola il 22 marzo scorso. Era stata trasportata nell'edificio più vicino dove aveva dato alla luce una bambina. Tra l'incredulità generale. I genitori avevano spiegato di non «essersi resi conto che la figlia era incinta, e che non c'erano segni esterni che evidenziassero la gravidanza». Non se n'era accorta neppure la dodicenne o i suoi amici. La ragazzina aveva appena 11 anni quando è rimasta incinta, avevano comunicato i Servizi locali per la salute pubblica in Olanda. Ora però, la storia si arricchisce di particolari inquietanti: la ragazza, iscritta alla scuola primaria, sarebbe stata messa incinta dal padre.
IN MANETTE - Il 52enne è stato arrestato con l'accusa di abuso sessuale, ha comunicato la procura. È stata infatti un'analisi del Dna sull'uomo a provare che è lui il padre del neonato. Secondo il giornale online elsevier.nl l'uomo viene ora descritto dai vicini di casa come «un alcolizzato» che «ha già avuto figli da altre donne». In passato era stato peraltro condannato per un crimine sessuale. Ora rischia una pena di almeno 12 anni di reclusione. La dodicenne è stata nel frattempo affidata a una nuova famiglia.
Elmar Burchia
05 aprile 2011
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martedì 8 marzo 2011
il solito infermiere
Abusa di una paziente sotto sedativo:
arrestato un infermiere a Viterbo
L'operatore sanitario, un italiano di 57 anni, ha abusato della donna che si è svegliata mentre subiva la violenza
VITERBO - Un infermiere di 57 anni, dipendente dell'ospedale di Civita Castellana, è stato arrestato dalla polizia a Viterbo per aver abusato in ospedale di una paziente di 38 anni mentre era sotto effetto di sedativi, dopo essere stata ricoverata per alcuni accertamenti endoscopici. L'uomo, italiano, è stato arrestato in seguito alla denuncia della donna al termine delle indagini della Squadra Mobile. Secondo quanto emerso dagli accertamenti della polizia, l'operatore sanitario ha abusato della donna all'interno di una saletta dove la paziente era stata portata in attesa che si risvegliasse dagli effetti di un farmaco anestetizzante. La paziente si è svegliata mentre subiva la violenza ed è riuscita ad allontanare il suo aggressore.
LA DENUNCIA - L'episodio risale a febbraio: a mettere in moto le indagini è stata la denuncia della vittima che agli investigatori della questura ha raccontato nei dettagli il suo brusco risveglio dall'anestesia parziale dopo un accertamento eseguito in day hospital, con un infermiere che la molestava approfittando del suo stato di semi incoscienza e che alla sua reazione sempre più energica avrebbe risposto «perchè, non ti piace?». Gli agenti hanno presto ristretto il campo dei possibili sospetti tra i dipendenti dell'ospedale di Civita Castellana, «perchè - spiega Zampaglione - il reparto di endoscopia, presso il quale era ricoverata ha solo collaboratori donne. E perchè la vittima ricordava benissimo di aver notato, subito prima dell'inizio dell'esame, un operatore sanitario che la osservava con insistenza». I successivi riconoscimenti fotografici hanno spazzato ogni dubbio: la donna ha riconosciuto senza esitazioni in una delle foto che le venivano mostrate l'uomo che l'aveva abusata e che, quando lei è finalmente riuscita a respingerlo, si sarebbe allontanato dal letto con straordinaria calma, mescolandosi all'altro personale. «È probabile che non si sia trattato di un raptus, ma di un'azione pre ordinata - ammette il capo della Mobile - come suggerirebbe l'attenta scelta della vittima». L'infermiere, incensurato, sarà rinchiuso nel carcere di Viterbo.
arrestato un infermiere a Viterbo
L'operatore sanitario, un italiano di 57 anni, ha abusato della donna che si è svegliata mentre subiva la violenza
VITERBO - Un infermiere di 57 anni, dipendente dell'ospedale di Civita Castellana, è stato arrestato dalla polizia a Viterbo per aver abusato in ospedale di una paziente di 38 anni mentre era sotto effetto di sedativi, dopo essere stata ricoverata per alcuni accertamenti endoscopici. L'uomo, italiano, è stato arrestato in seguito alla denuncia della donna al termine delle indagini della Squadra Mobile. Secondo quanto emerso dagli accertamenti della polizia, l'operatore sanitario ha abusato della donna all'interno di una saletta dove la paziente era stata portata in attesa che si risvegliasse dagli effetti di un farmaco anestetizzante. La paziente si è svegliata mentre subiva la violenza ed è riuscita ad allontanare il suo aggressore.
LA DENUNCIA - L'episodio risale a febbraio: a mettere in moto le indagini è stata la denuncia della vittima che agli investigatori della questura ha raccontato nei dettagli il suo brusco risveglio dall'anestesia parziale dopo un accertamento eseguito in day hospital, con un infermiere che la molestava approfittando del suo stato di semi incoscienza e che alla sua reazione sempre più energica avrebbe risposto «perchè, non ti piace?». Gli agenti hanno presto ristretto il campo dei possibili sospetti tra i dipendenti dell'ospedale di Civita Castellana, «perchè - spiega Zampaglione - il reparto di endoscopia, presso il quale era ricoverata ha solo collaboratori donne. E perchè la vittima ricordava benissimo di aver notato, subito prima dell'inizio dell'esame, un operatore sanitario che la osservava con insistenza». I successivi riconoscimenti fotografici hanno spazzato ogni dubbio: la donna ha riconosciuto senza esitazioni in una delle foto che le venivano mostrate l'uomo che l'aveva abusata e che, quando lei è finalmente riuscita a respingerlo, si sarebbe allontanato dal letto con straordinaria calma, mescolandosi all'altro personale. «È probabile che non si sia trattato di un raptus, ma di un'azione pre ordinata - ammette il capo della Mobile - come suggerirebbe l'attenta scelta della vittima». L'infermiere, incensurato, sarà rinchiuso nel carcere di Viterbo.
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domenica 12 settembre 2010
violenza carnale
Una 29enne violentata il 25 agosto scorso a Casoria: all'alba di sabato cinque giovani tra i 20 e i 23 anni (tra loro sia studenti che lavoratori) sono stati arrestati tra Casoria e Afragola, comuni del napoletano. I protagonisti della vicenda, la vittima e gli aguzzini, sono tutti del Napoletano. La vicenda si sonada in due tempi: in una prima fase la giovane conosce, nelle notti della movida napoletana, un ragazzo più giovane di lei. Si fida e va a un secondo appuntamento. Il ragazzo va a prenderla con una Smart e a sua insaputa la porta in un luogo appartato dove sono in attesa quattro amici. È nella vettura che avvengono le violenze. Poi viene abbandonata sul ciglio di una strada. La 29enne viene portata all'ospedale Cardarelli di Napoli e curata. Poi la denuncia ai carabinieri e l'avvio delle indagini. La vittima fornisce delle indicazioni agli investigatori utili alle indagini: il tipo di macchina, la fisionomia dei cinque in particolar modo del ragazzo che aveva conosciuto e con il quale si era vista due volte. In 15 giorni di indagini i carabinieri identificano i presunti autori dell'odiosa violenza. I cinque indagati per violenza sessuale e sequestro di persona sono stati rinchiusi nel carcere di Poggioreale. Prima di allora non avevano mai avuto problemi della giustizia.
lunedì 14 luglio 2008
AUTORI E VITTIME DI REATO
Bulgara 23enne violentata e picchiata a Centocelle Salvata da un passante, quattro arresti
ROMA (11 luglio) - L'avevano trascinata nel sottoscala di un supermercato per violentarla, ma le sue grida d'aiuto l'hanno salvata. Mercoledì all'alba agenti del reparto volanti della questura di Roma hanno arrestato a Centocelle tre romeni e uno zingaro italiano sorpresi in flagranza di reato mentre cercavano di stuprare una ragazza bulgara.La ragazza è stata salvata grazie alla segnalazione di un passante, che ha sentito le sue urla. Uno di loro ha abusato di lei, ma l'intervento di una volante della polizia ha permesso l'arresto degli aggressori. Gli arrestati sono i romeni Razuan Enacke (21 anni), Petrica Craciunescu (31 anni), Vasile Malinici (32 anni) e lo zingaro italiano residente nel campo nomadi del Casilino 900 Robin Ahmetovic (19 anni), tutti con precedenti penali. Al momento dell'arresto uno di loro aveva ancora i pantaloni abbassati. Le accuse sono di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona e minacce e resistenza a pubblico ufficiale. I particolari della vicenda sono stati resi noti dal vice Questore aggiunto di Roma Silvia Franzè e da Paolo Guiso, dirigente della Sezione Volanti della Questura. «La ricostruzione dei fatti è difficoltosa - ha spiegato Franzè - perché la ragazza, affetta da disturbi psichici, è sotto shock. Sappiamo che stava andando al mare quando è stata avvicinata dai quattro che l'hanno strattonata e trascinata nel sottoscala, dove è stata violentata e picchiata». I quattro sono nel carcere di Regina Coeli a disposizione del pm Francesco Polino. (da ilmessaggero.it)
ROMA (11 luglio) - L'avevano trascinata nel sottoscala di un supermercato per violentarla, ma le sue grida d'aiuto l'hanno salvata. Mercoledì all'alba agenti del reparto volanti della questura di Roma hanno arrestato a Centocelle tre romeni e uno zingaro italiano sorpresi in flagranza di reato mentre cercavano di stuprare una ragazza bulgara.La ragazza è stata salvata grazie alla segnalazione di un passante, che ha sentito le sue urla. Uno di loro ha abusato di lei, ma l'intervento di una volante della polizia ha permesso l'arresto degli aggressori. Gli arrestati sono i romeni Razuan Enacke (21 anni), Petrica Craciunescu (31 anni), Vasile Malinici (32 anni) e lo zingaro italiano residente nel campo nomadi del Casilino 900 Robin Ahmetovic (19 anni), tutti con precedenti penali. Al momento dell'arresto uno di loro aveva ancora i pantaloni abbassati. Le accuse sono di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona e minacce e resistenza a pubblico ufficiale. I particolari della vicenda sono stati resi noti dal vice Questore aggiunto di Roma Silvia Franzè e da Paolo Guiso, dirigente della Sezione Volanti della Questura. «La ricostruzione dei fatti è difficoltosa - ha spiegato Franzè - perché la ragazza, affetta da disturbi psichici, è sotto shock. Sappiamo che stava andando al mare quando è stata avvicinata dai quattro che l'hanno strattonata e trascinata nel sottoscala, dove è stata violentata e picchiata». I quattro sono nel carcere di Regina Coeli a disposizione del pm Francesco Polino. (da ilmessaggero.it)
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giovedì 24 aprile 2008
VIOLENZA A DISABILE
24 apr 17:13
Bologna: ragazza disabile violentata da compagni di classe
BOLOGNA - Violentata da due compagni di classe, all'interno della scuola. Vittima una ragazza maggiorenne, che soffre di problemi psichici. La violenza risalirebbe a quelche mese fa ed e' venuta alla luce quando la ragazza, dopo aver tentato il suicidio, e' stata portata al pronto soccorso. Gia' interrogati il preside dell'istituto e alcuni professori. (Agr)
Bologna: ragazza disabile violentata da compagni di classe
BOLOGNA - Violentata da due compagni di classe, all'interno della scuola. Vittima una ragazza maggiorenne, che soffre di problemi psichici. La violenza risalirebbe a quelche mese fa ed e' venuta alla luce quando la ragazza, dopo aver tentato il suicidio, e' stata portata al pronto soccorso. Gia' interrogati il preside dell'istituto e alcuni professori. (Agr)
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venerdì 28 dicembre 2007
VIOLENZA E RAPINA
La prende a calci e pugni, poi la violenta: arrestato un romeno
VERONA (28 dicembre) - Un ventiduenne romeno è stato fermato dai carabinieri per aver picchiato, violentato e poi rapinato una veronese di 50 anni. La vittima stava rientrando a casa a piedi quando è stata aggredita dall'uomo che l'ha trascinata di forza lontano dalla strada, in un luogo appartato. Qui l'aggressore l'ha riempita di calci e pugni per rendere la vittima inerte e la ha poi violentata ripetutamente. Quindi il giovane l'ha derubata fuggendo. La donna, sebbene malconcia, è riuscita a trascinarsi sino ad una casa e a chiedere aiuto, prima di essere portata in ospedale per essere medicata. Sulla base della descrizione dell'aggressore da lei fornito, i carabinieri di San Bonifacio hanno avviato le indagini che hanno portato, alcune ore dopo il fatto, al fermo del giovane romeno, che lavora come operaio e risiede nello stesso comune veronese. (da ilmessaggero.it)
VERONA (28 dicembre) - Un ventiduenne romeno è stato fermato dai carabinieri per aver picchiato, violentato e poi rapinato una veronese di 50 anni. La vittima stava rientrando a casa a piedi quando è stata aggredita dall'uomo che l'ha trascinata di forza lontano dalla strada, in un luogo appartato. Qui l'aggressore l'ha riempita di calci e pugni per rendere la vittima inerte e la ha poi violentata ripetutamente. Quindi il giovane l'ha derubata fuggendo. La donna, sebbene malconcia, è riuscita a trascinarsi sino ad una casa e a chiedere aiuto, prima di essere portata in ospedale per essere medicata. Sulla base della descrizione dell'aggressore da lei fornito, i carabinieri di San Bonifacio hanno avviato le indagini che hanno portato, alcune ore dopo il fatto, al fermo del giovane romeno, che lavora come operaio e risiede nello stesso comune veronese. (da ilmessaggero.it)
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CENA E VIOLENZA
Violentata dal clochard invitato a cena per Natale
TRENTO (28 dicembre) - Aveva pensato che per Natale tutti dovessero avere una casa e lei ha offerto la sua ospitalità anche a uno straniero alloggiato nel dormitorio. Ma la risposta alla sua disponibilità è stata una violenza sessuale. E' accaduto a Trento, la vittima una giovane di 24 anni, sposata. Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile, la giovane donna, dopo aver trascorso la serata con il marito e un loro conoscente marocchino di 43 anni, ha proposto di accompagnare in auto l'ospite nel dormitorio della città dove aveva trovato alloggio. Prima di arrivare, lo straniero ha convinto la donna a fermarsi in una piazzola e a questo punto avrebbe abusato di lei, minacciandola di ritorsioni nel caso avesse raccontato tutto. La donna, tornata a casa, si è però subito confidata con il marito ed è andata all'ospedale. Le successive indagini della polizia hanno consentito di rintracciare il marocchino che è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale. (da ilmessaggero.it)
TRENTO (28 dicembre) - Aveva pensato che per Natale tutti dovessero avere una casa e lei ha offerto la sua ospitalità anche a uno straniero alloggiato nel dormitorio. Ma la risposta alla sua disponibilità è stata una violenza sessuale. E' accaduto a Trento, la vittima una giovane di 24 anni, sposata. Secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile, la giovane donna, dopo aver trascorso la serata con il marito e un loro conoscente marocchino di 43 anni, ha proposto di accompagnare in auto l'ospite nel dormitorio della città dove aveva trovato alloggio. Prima di arrivare, lo straniero ha convinto la donna a fermarsi in una piazzola e a questo punto avrebbe abusato di lei, minacciandola di ritorsioni nel caso avesse raccontato tutto. La donna, tornata a casa, si è però subito confidata con il marito ed è andata all'ospedale. Le successive indagini della polizia hanno consentito di rintracciare il marocchino che è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale. (da ilmessaggero.it)
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mercoledì 31 ottobre 2007
VIOLENZA CARNALE E OMICIDIO
E' morta all'ospedale di Sant'Andrea, a Roma, la signora violentata e gettata in un dirupo nei pressi della stazioncina di Tor di Quinto. La polizia ha arrestato un giovane rumeno. Leggi http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_31/violentata_donna_roma.shtml
Il sindaco Veltroni ha chiesto la mano pesante contro i delinquenti provenienti da altri Paesi.
Il mio parere: quando si aprono le porte all'immigrazione, ci si deve aspettare un aumento della criminalità, per diverse ragioni. Tra queste, e non ultima, il fatto che buona parte degli immigrati sono maschi giovani e senza famiglia, cioè soggetti che più facilmente delinquono, e che cercano di farsi strada con tutti i mezzi, o comunque di sopravvivere con tutti i mezzi, leciti e illeciti. Ricordiamo la nostra criminalità in Svizzera prima, e negli Stati Uniti poi. Di conseguenza, dovevamo prepararci a far fronte ad ondate di criminalità più gravi e frequenti, controllando i soggetti più esposti, ed eventualmente rimandandoli al paese loro. Ce ne accorgiamo adesso? Tanto peggio per noi.
Il sindaco Veltroni ha chiesto la mano pesante contro i delinquenti provenienti da altri Paesi.
Il mio parere: quando si aprono le porte all'immigrazione, ci si deve aspettare un aumento della criminalità, per diverse ragioni. Tra queste, e non ultima, il fatto che buona parte degli immigrati sono maschi giovani e senza famiglia, cioè soggetti che più facilmente delinquono, e che cercano di farsi strada con tutti i mezzi, o comunque di sopravvivere con tutti i mezzi, leciti e illeciti. Ricordiamo la nostra criminalità in Svizzera prima, e negli Stati Uniti poi. Di conseguenza, dovevamo prepararci a far fronte ad ondate di criminalità più gravi e frequenti, controllando i soggetti più esposti, ed eventualmente rimandandoli al paese loro. Ce ne accorgiamo adesso? Tanto peggio per noi.
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venerdì 14 settembre 2007
VIOLENZA CARNALE
http://www.italysoft.com/news/l-espresso.html
A Sassari, percossa e violentata anziana (75 anni) da giovane di 29 anni (malato di mente? ubriaco?). Si incontrano al Pronto Soccorso.
A Sassari, percossa e violentata anziana (75 anni) da giovane di 29 anni (malato di mente? ubriaco?). Si incontrano al Pronto Soccorso.
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