martedì 5 febbraio 2008

IDENTIFICAZIONE

L'Fbi vero prossimo «Grande Fratello»
Imminente finanziamento da 1 miliardo di dollari per creare il più grande database biometrico anticrimine
CLARKSBURG (Usa) – Un miliardo di dollari. Tanto è stato stanziato per il nuovo programma di identificazione dell’Fbi. Il denaro verrà utilizzato per completare e gestire un immenso database di informazioni personali sui criminali: impronte digitali, palmari, foto di tatuaggi e ferite e prossimamente anche la scansione dell’iride. L’indiscrezione è della Cnn, l’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.
PRIVACY – L’intento dichiarato del Next generation identification (identificazione di prossima generazione), così è stato battezzato il sistema in via di costruzione, è la tutela dei cittadini Usa da
Un sistema di riconoscimenti delle impronte digitali comune negli aeroporti Usa (Ap)criminali, terroristi e clandestini. Il piano di monitoraggio biometrico è però visto con molto sospetto dai difensori della privacy, che paventano usi distorti del database. «È l’inizio della società della sorveglianza in cui si può essere rintracciati ovunque in qualsiasi momento», denuncia Barry Steinhardt, direttore del Progetto per le libertà civili e tecnologiche. La paura principale è che la schedatura possa in futuro includere anche i liberi cittadini, per tutelarli ancora di più. Preventivamente.

ERRORI – Attualmente, nell’archivio dell’agenzia governativa a Clarksburg, in West Virginia, sono già presenti 55 milioni di impronte digitali, ma sono i nuovi strumenti di monitoraggio e il loro uso a destare più di una preoccupazione. «Solo chi non viaggia in aereo può credere che il sistema funzioni» spiega Steinhardt, raccontando dei molti disguidi che liberi e innocenti cittadini hanno incontrato ai controlli prima di imbarcarsi su un volo. Le fotografie di tatuaggi, ferite e altri segni distintivi sono sotto accusa per essere poco attendibili. E sotto accusa anche gli strumenti tecnici per realizzare un’efficace rete di controllo. Una delle metodologie che sono state più criticate per l’attendibilità è il riconoscimento facciale, da effettuarsi secondo i progetti nei posti affollati tramite telecamere di sorveglianza. In uno studio eseguito nelle stazioni ferroviarie in Germania i risultati sono stati abbastanza attendibili in buone condizioni di luminosità (60 per cento di successo) ma scarse quando la luce diminuisce (e percentuali di successo abbattute al 15 per cento). E non vorremmo essere nei panni di coloro che vengono fermati ingiustamente perché presunti criminali. Perdere il treno a quel punto sarebbe il male minore.
Gabriele De Palma05 febbraio 2008 (da corriere.it)

1 commento:

RR ha detto...

andiamo a rivedere il film di 10 anni fa "nemico pubblico" con Will Smith e riflettiamo sul futuro (o presente) che ci attende