sabato 10 novembre 2007

GELOSIA?

Un incontenibile moto di violenta gelosia. Questo avrebbe spinto Roberto Ierardi, carrozziere 26enne di Lecco a uccidere con un colpo di crick alla testa il pensionato Salvatore Centorbi, 68 anni, nella su villetta di Costa Masnaga. Il giovane, che si e' costituito poco dopo il delitto, e' rimasto negli uffici della Mobile fino a tarda sera prima di essere trasferito nel carcere di Pescarenico in attesa di comparire davanti al Giudice dell'Indagine Preliminare. Davanti al Sostituto Paolo Del Grosso, ha ammesso le sue responsabilita' raccontando di aver agito in preda ad un raptus dopo aver saputo che la vittima la sera precedente, quella di giovedi', aveva fatto alcune avance alla moglie. Ierardi era gia' conosciuto dalla Polizia. Pregiudicato, aveva avuto problemi con la giustizia per diversi reati. Un tipo violento, nel suo passato altre due aggressioni che lo avevano portato dietro le sbarre con conseguente condanna. Robertino, come lo conoscono nel quartiere di Germanedo, a poca distanza dall'ospedale Manzoni, dove risiede in via Capolino, nel dicembre 2002, dopo un banale tamponamento in centro Lecco era sceso dalla sua vettura scagliandosi contro l'altro automobilista, un extracomunitario, che aveva picchiato procurandogli la frattura di un dito nel marzo scorso era stato condannato per lesioni aggravate dai futili motivi a due anni di reclusione. Nel novembre 2005 era finito una seconda volta nei guai con la giustizia per aver picchiato un poliziotto intervenuto per sedare una lite tra lui e un altro uomo all'interno dell'ospedale Manzoni. L'agente fu giudicato guaribile in un paio di settimane, il carrozziere patteggio' il giorno dopo sei mesi per resistenza a pubblico ufficiale. (AGI) - Lecco, 10 nov. -
A me pare che non si tratti di gelosia, bensì -guarda all'anamnesi criminologica, che evidentemente esclude le bagattelle- di un disturbo di personalità, che andrebbe indagato a fondo. Avvocato difensore, chiedi la perizia psichiatrica!

4 commenti:

RR ha detto...

caro prof,
ma siamo proprio sicuri che i delinquenti per tendenza del cp non esistano... lo so che La farò inc...arrabbiare, ma vediamo se riesco ad innescare un dibattito...
non ci dobbiamo stupire comunque che nelle pagine dei giornali appaia scritto ciò. d'altronde le sentenze di condanna le fanno già da tempo... adesso arriviamo anche alle motivazioni delle sentenze... sigh o tempora o mores

Giusto Giusti ha detto...

Non avevo elementi per dire che questa persona somigliava molto a un disturbo antisociale di personalità, soprattutto non avevo elementi per escludere altri disturbi di personalità. Queste persone esistono, qualcuna l'ho anche periziata, e il prof. Fornari ha anche pubblicato parecchio al riguardo.
Innescare un dibattito equivale a suscitare una tempesta tropicale sulla morta palude della medicina legale, di quella italiana in particolare. Ciao.

Anonimo ha detto...

Mi chiedo come fate a giudicare una persona in questo modo quando non conoscete a fondo la sua persona, la sua vita o meglio quella che è stata la sua vita fino a 26 anni. Mi chiedo se prima di dire è un pregiudicato vi accertiate realmente delle cose. Spesso si fanno commenti superficiali perché nessuno si prende la briga di dire ciò che accade realmente. E' vero è una persona che ha avuto problemi con la giustizia per motivi di rissa,ma è anche un ragazzo a cui a 19 anni gli è stato detto Hai una malattia congenita devi fare un trapianto o morirai; un trapianto avvenuto appena in tempo e dopo vari mesi; poi sono iniziati i problemi psicologici,poi la responsabilità di un figlio, una moglie e infine il secondo trapianto (con la consapevolezza che se avviene un nuovo rigetto non ci sarà più nessun miracolo). Con questi pochi elementi (sottolineo pochi) Vi chiedo QUALE SAREBBE IL VOSTRO STATO D'ANIMO?

Giusto Giusti ha detto...

Caro Abnonimo, se guardi bene, l'articolo è firmato da AGI, che ho doverosamente citato. Quello che dici non smentisce nulla, si tratta infatti di persona già giudicata (pregiudicato) che ha commesso un bel po' di reati. E le tue sono solo giustificazioni di fatti che non puoi negare.