domenica 11 novembre 2007

INCIDENTI ALLO STADIO

Durante il regno di Giustiniano, imperatore di Bisanzio, scoppiarono gravissimi incidenti all'ippodromo, fra i sostenitori delle varie fazioni. Gli incidenti si riversarono in città, e la folla cominciò ad assalire i palazzi del potere e le caserme dei pretoriani. Il trono di Giustiniano era in pericolo. Il vero uomo della situazione si rivelò essere Teodora, la moglie dell'imperatore, che riuscì ad organizzare i pretoriani e a domare gli incidenti, con estrema durezza. La rivolta, perchè di questo si trattava e tutto era stato organizzato prima, durò parecchi giorni, e i morti furono parecchie decine di migliaia. Lo storico che descrive la rivolta è Procopio di Cesarea, l'autore della Guerra Gotica, un alto funzionario imperiale che scrisse anche un volumetto (le Carte Segrete) che contiene la cronaca di questi eventi. Le Carte Segrete, per suo ordine, furono pubblicate solo 50 anni dopo la sua morte, allo scopo di evitare ritorsioni su di sè e sulla sua famiglia.

Questo dimostra che gli incidenti allo stadio vi sono sempre stati, e che qualcuno può anche strumentalizzarli. Vedo delle analogie fra quello che è accaduto 15 secoli fa nella capitale dell'Impero d'Oriente e quello che è accaduto oggi in Italia. Gli eventi si sono susseguiti come se fossero stati programmati in anticipo, dopo il fatto che li ha casualmente innescati e che potrebbe essere stato preso a pretesto.

2 commenti:

RR ha detto...

anche a pompei prima dell'evento catastrofico successe qualcosa di analogo fra sostenitori di differenti fazioni... e giudiziosamente vennero cancellati gli eventi sportivi per qualche decina d'anni.
peraltro non scordiamoci che in questo paese le piazze e le aule del senato vengono intitolate a chi scaglia gli estintori contro i carabinieri. Vieppiù la genitrice di tale soggetto, artefice di atto a quanto pare meritorio, nonostante l'indubbia incapacità di educatrice avuta nei confronti del proprio virgulto, viene eletta senatrice grazie al "democratico" metodo proporzionale. Altresì, le vedove (di fatto) e gli orfani (certi) dei morti di nassiria non vengono neanche invitati alle cerimonie di commemorazione... meditiamo vergognandoci.
Vieppiù (e provocatoriamente) dal punto di vista giuridico e sostanziale che differenza passa fra l'omicidio del povero ragazzo compiuto da uno scellerato (e decerebrato) poliziotto (amante dei film western?) e quello di un suo coetaneo ammazzato da un ubriaco al volante?
meditate e rispondete...

Giusto Giusti ha detto...

Leggo che anche il Ministero dell'Interno sta prendendo in considerazione la (mia) tesi che le manifestazioni di piazza abbiano a monte una vera e propria regia, proprio come nel caso della rivolta dell'ippodromo di Costantinopoli.