lunedì 12 novembre 2007

MALASANITA': PENE PESANTI

DA ILMESSAGGERO.IT
Morti sospette in sala operatoria: cinque anni
al cardiochirurgo per duplice omicidio colposo

ROMA (12 novembre) - Cinque anni di reclusione per duplice omicidio colposo: è la condanna inflitta oggi dalla seconda Corte di Assise di Roma presieduta da Mario D'Andria al cardiochirurgo Tiziano Huscher che però potrà usufruire di un condono di tre anni. Al professor Huscher era stata contestata l'accusa di omicidio colposo in seguito alla morte della paziente Marisa Egidi avvenuta il 14 marzo del 2001 dopo un intervento chirurgico e di omicidio preterintenzionale per la morte di Federica Toninelli, avvenuta il 29 aprile del 2000, per aver sottoposto quest'ultima ad un intervento a grande rischio senza aver chiesto alla paziente il suo consenso e senza informarla dei rischi che correva. Ma anche per questo secondo caso l'imputazione è stata ridimensionata in omicidio colposo e perciò è stata ridimensionata la richiesta di condanna di Huscher a 14 anni e sei mesi di reclusione complessivi fatta dai pubblici ministeri Mirella Cervadoro ed Elisabetta Cennicola.

Per quanto riguarda la morte di Marisa Egidi insieme con Huscher erano stati rinviati a giudizio quattro suoi assistenti: Marco Maria Lirici e Andrea Mereu sono stati condannati a 8 mesi di reclusione ciascuno; mentre gli altri, Pietro Dell'Agli Domenico Ipri sono stati assolti perché i fatti contestati non sussistono.

Il processo che si è concluso oggi in Corte d'Assise era nato da una serie di denunce presentate dai parenti di diversi pazienti. Alcune delle denunce furono però ritenute infondate, mentre rimasero valide quelle relative alla morte della Toninelli e
della Egidi.

Per quanto riguarda la prima al primario, unico imputato, era stato contestato tra l'altro di aver disposto l'intervento chirurgico che non era urgente in maniera altamente demolitiva con asportazione di organi vitali tra cui l'intestino senza concrete indicazioni. Alla paziente poi non sarebbe stato richiesto alcun consenso.

Quanto alla Egidi sottoposta ad intervento di colecistectomia per via laparoscopica, l'operazione sarebbe proseguita nonostante l'insorgere di una situazione patologica sfociata poi in una peritonite diffusa estesa post operatoria diagnosticata in ritardo. Contro la sentenza i difensori hanno già preannunciato appello.

3 commenti:

RR ha detto...

Rimango comunque un estimatore di Cristiano Huscher, che ritengo essere uno dei pochi geni della chirurgia italiana (e non cardiochirurgia9.
Spero di leggere altresì presto le motivazioni alla sentenza per capire se è stato condannato per un preterintenzionale (nuovo caso Massimo?) piuttosto che per un volontario o un colposo.
A parte ciò, annuso un odore di patibolo e forca organizzato da ambienti accademici che non hanno mai accettato la discesa a Roma del "barbaro" dalla valtellina: forza Cristiano sappiamo comunque quanto vali e la nostra stima è assolutamente immutata, sperando che in appello giustizia sia fatta.
consiglio ancora comunque, in caso di bisogno e toccando ferro (sgratt... sgratt), di andare ad operarsi ad Isernia... dove è stato a tutt'oggi confinato.

Anonimo ha detto...

vergogna

Anonimo ha detto...

Se va avanti cosi' nessuno operera'piu'