sabato 15 dicembre 2007

FALSI ORTOPEDICI

FROSINONE, 15.12.07- (da www.iltempo.it del 15/12)- Falsi ortopedici denunciati dai militari del nucleo antisofisticazioni di Latina. Nel corso delle indagini mirate a scoprire i falsi medici in tutto il territorio nazionale, i carabinieri del Nas hanno scovato marito e moglie, titolari di una parafarmacia ubicata in una zona limitrofa al capoluogo ciociaro, intenti a prescrivere attrezzature ortopediche.
Nello specifico la coppia, 30 anni lei, 50 anni lui) pur non avendo nessun titolo di studio per poter esercitare la professione di ortopedici, sottoponevano i clienti che si recavano nella parafarmacia, a terapie che soltanto un medico del ramo avrebbe potuto prescrivere. Piedi piatti, ginocchia valghe, artrosi, scoliosi, tutte le patologie venivano «studiate» dai due finti dottori i quali provvedevano poi a far acquistare ai pazienti le opportune attrezzature per una sana correzione delle ossa. Dalle indagini portate avanti dai carabinieri del Nas i due erano in contatto con una ditta romana che provvedeva a spedire loro il materiale ortopedico richiesto. La storia andava avanti già da qualche anno. La moglie responsabile legale della società, teneva i conti della cassa. Poco importava se poi le terapie che prescrivevano avrebbero potuto ledere la salute dei cittadini. L'importante era guadagnare bene alle spalle di tanti sprovveduti. I carabineri del nucleo antisofisticazioni, agli ordini del capitano Minicelli, dopo aver fatto scattare la denuncia nei confronti dei due conigiugi per truffa ed esercizio abusivo della professione, hanno provveduto a sequestrare tutto il materiale sanitario rinvenuto all'interno del locale. A seguito di tali fatti è stata presentata un'informativa alla procura della repubblica di Frosinone.
15/12/2007

3 commenti:

RR ha detto...

e per i falsi medici legali?
non mi riferisco ai tanti colleghi che pur non avendo una specializzazione decidono di dare i numeri, pardon le percentuali, leggendole casualmente su qualche libretto comprato per pochi "Euri", quanto ai liquidatori delle assicurazioni che ormai grazie alla legge sulle micropermanenti si permettono di valutare il danno offrendo direttamente la pecunia.
E' solo uno spunto ma se qualcuno legge e vuole rilanciare...

Giusto Giusti ha detto...

Quando Drake il corsaro al servizio di Sua Maestà Britannica Elisabetta I° faceva la guerra fifty/fifty ai galeoni spagnoli, faceva firmare ai suoi uomini un contratto, poi puntualmente onorato dal cancelliere dello Scacchiere di Londra. In sostanza, si trattava di una polizza infortuni, secondo la quale un danno biologico specificato (per esempio la perdita di un arto, o di un occhio, o la morte) aveva un valore predeterminato in sterline. Non c'era, che io sappia, il medico legale, ma le cose funzionavano lo stesso, perchè forse il liquidatore non era il furbetto del quartiere, e comunque sapeva che il corsaro, in caso di inadempienza o di insoddisfacente adempienza, ne avrebbe tratto dolorose conseguenze per lui.

RR ha detto...

Sì peraltro nello stesso tempo gli odontoiatri non esistevano e la loro attività era svolta dai barbieri.
Oggi se un barbiere, non dico curasse, ma si azzardasse solo a guardare troppo attentamente il sorriso di un cliente, verrebbe certamente perseguito per esercizio abusivo della professione.
E comunque in responsabilità civile (a differenza della polizza) per la valutazione del danno biologico non si deve applicare un criterio sommatorio semplice delle singole menomazioni.