venerdì 7 dicembre 2007

malasanita'- solo notizie del 7.12.07

da ilmessaggero.it
Morta per tonsille, gli ispettori: in ospedalepersonale poco organizzato e precario
VIBO VALENTIA (7 dicembre) – Turni troppo lunghi, medici con poca esperienza professionale e personale precario: sono i primi segnali indicativi su quella che era l'organizzazione del reparto di otorinolaringoiatria nell'ospedale calabro dopo i primi controlli effettuati dagli ispettori del ministero della Salute. Nell'ospedale dove è morta una ragazza di sedici anni, Eva, per un ascesso dovuto alle tonsille, dopo la tragedia è il momento dei controlli, delle ispezioni e delle verifiche. E dopo il reparto di otorino toccherà anche delle altre divisioni mediche. Domani sarà effettuata l'autopsia sul corpo di Eva e i medici legali sono tutti di fuori regione. I pm hanno nominato una terna di esperti napoletani mentre la famiglia ha dato l'incarico al professor Mario Privitera di Messina. E anche oggi lungo le strade i compagni di scuola della giovane vittima hanno sfilato per le strade per manifestare il loro affetto per la compagna persa e per protesta verso il sistema sanità della calabria. Commossa la mamma di Eva. « Mia figlia si trovava bene in questa scuola, aveva amore per i compagni. Non ho parole per quello che stanno facendo. Ringrazio tutti di cuore. Ho visto ieri la manifestazione che hanno fatto ed ho visto oggi. Non riesco neanche a parlare. Capisco che mia figlia per loro significava qualcosa».

Dal corriere.it
Una donna di 40 anni in provincia di bari durante la nascita del quarto figlio
Altamura: muore durante parto cesareo
La neonata sta bene. Identificati dieci sanitari: si ipotizza il reato di cooperazione in omicidio colposo
ALTAMURA (Bari) - Caterina Lomurno, 40 anni tra nove giorni, è morta mentre dava alla luce con parto cesareo il suo quarto figlio all'ospedale di Altamura, in provincia di Bari. La neonata sta bene. Secondo la denuncia presentata dal marito, durante l'intervento i medici sono usciti dalla sala operatoria e hanno detto a lui e agli altri familiari in attesa che c'erano complicazioni. Avrebbero quindi precisato che la bambina stava bene ma per la partoriente c'erano complicazioni. Poco più tardi, i sanitari sono usciti nuovamente e hanno riferito che la partoriente era morta.

IDENTIFICATI DIECI SANITARI - Sono una decina tra medici e paramedici dell'ospedale di Altamura le persone identificate dai carabinieri ai quali la procura di Bari potrebbe inviare informazioni di garanzia. Il reato ipotizzato è di cooperazione in omicidio colposo. Le informazioni di garanzia sono un atto dovuto per dare la possibilità agli indagati di nominare un consulente di fiducia che ha la facoltà di assistere all'autopsia che sarà eseguita lunedì prossimo. Il pm inquirente, Ciro Angelillis, ha fatto inoltre acquisire dai carabinieri la cartella clinica della donna - che pare fosse in buono stato di salute - e precedenti esami clinici e diagnostici a cui la partoriente si era sottoposta durante la gravidanza.

da corrieredelmezzogiorno.it

Una 36enne di Pompei
Incinta, gira 4 ospedali: muore in macchina
Era all'ottavo mese: è stata trasportata a Scafati, Ponticelli, Torre del Greco e Pozzuoli prima di morire (con il bimbo) per emorragia
Il «Maresca» di Torre del Greco è stato il terzo ospedale visitato dalla donna
NAPOLI - È all'ottavo mese di gravidanza. Gira quattro ospedali prima di morire a causa di un'emorragia. Ed è nato morto anche il bambino che portava in grembo. Una tragedia incredibile che vede protagonista una donna di 36 anni, di Pompei. La vicenda è riportata dal quotidiano «Metropolis». La donna, Paola Cataldi, incinta, dopo aver avvertito i primi malori è stata portata in quattro nosocomi. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura di Torre Annunziata per accertare come siano andati i fatti.
LA TRAGICA DINAMICA - Tutto è cominciato mercoledì pomeriggio quando la Cataldi, residente col marito Michele Lupara e il loro primo figlio a Pompei, ha avvertito i primi dolori all’addome. Quindi, come riferisce il quotidiano «Metropolis», è stata portata dapprima al vicino ospedale di Scafati, in provincia di Salerno, dove è stata sottoposta ad uno screening ecografico ma non è stata ricoverata. Durante la notte i dolori non sono scomparsi. Così all’alba di giovedì il marito ha accompagnato la moglie nell’ospedale evangelico Villa Betania nel quartiere Ponticelli di Napoli, dove i medici hanno fatto capire che è era necessario un ricovero. La donna però ha firmato le dimissioni. In autostrada, lungo la strada verso casa, all’altezza di Torre del Greco, la situazione è precipitata. Le condizioni della donna sono diventate gravi a causa di un’emorragia. Il marito, allora, si è diretto verso l’ospedale Maresca di Torre del Greco. Qui i medici del reparto di ostetricia e ginecologia hanno tentato di salvare il bimbo ma non c’è stato nulla da fare perchè c’è stato il distacco della placenta. A questo punto i medici hanno deciso di procedere ad un delicato intervento chirurgico ma nonostante l’operazione le sue condizioni sono apparse disperate. L’ospedale »Maresca« di Torre del Greco non dispone di una sala di rianimazione. È stato chiamato il 118 e la donna è stata trasferita verso il primo posto libero: all’ospedale «La Schiana» di Pozzuoli, ma è deceduta poco dopo l’arrivo.
07 dicembre 2007

da repubblica.it
La malasanità riguarda anche la medicina legale
REATO PRESCRITTO PER PERIZIA "LUMACA", MEDICO A GIUDIZIO
Incaricato dalla Procura della Repubblica di effettuare una perizia medico-legale per stabilire le lesioni causate da un dentista ad una paziente, deposita la consulenza con tre anni di ritardo mandando cosi' il reato in prescrizione. Per questo un medico legale genovese, Marco S. (46 anni, originario di Napoli), e' stato rinviato a giudizio con l'accusa di omissione di atti d'ufficio. La sentenza e' stata emessa dal gup di Savona, Donatella Aschero (pm Danilo Ceccarelli). A far finire nei guai il consulente della repubblica una 56enne genovese (rappresentata dai legali Maggiorelli e Tonnarelli di Genova) che aveva querelato il proprio dentista per un intervento risalente al 1997. La procura di Savona in quel caso incarico' il medico legale nell'ottobre del '99 e la consulenza venne depositata tre anni e quattro mesi piu' tardi nonostante il professionista nominato dalla procura della repubblica avesse chiesto solo novanta giorni per la relazione.

8 commenti:

RR ha detto...

Prendo spunto dall'ultima notizia per porre alcuni domande riflessioni:
1) Ma il PM che aveva affidato l'incarico in quei 3 anni e mezzo dove è stato? Connivenza=complicità
2)inoltre: ottobre 1999 + 3 anni e 4 mesi andiamo a febbraio 2003... e il rinvio a giudizio per il medico legale avviene nel dicembre 2007? (oserei ipotizzare che i tempi del tribunale di Savona non siano condizionati esclusivamente dai propri consulenti o meglio che probabilmente ha consulenti temporalmente coordinati)
3) ma perché i direttori generali delle aziende sanitarie non vengono mai rinviati a giudizio? (per mancata vigilanza e/o omissioni d'atti d'ufficio)
4) Ma gli ispettori ministeriali la volta prima a Vibo Valentia cosa avevano fatto?

Anonimo ha detto...

1. due diversi pm (99-01, 01-03) che entrambi inviano numerosi solleciti verbali e scritti e chiedono anche il fascicolo in restituzione, senza esito
2. indagine chiusa a luglio 2003, notifiche, diritti della difesa esercitati (415 bis c.p.p.), memorie difensive e richieste integrazioni indagini, richiesta interrogatorio, notifiche, interrogatorio, richiesta rinvio a giudizio del luglio 2005, udienza preliminare del 3.12.2007, questi sono i tempi "fisiologici", questi i risultati dell'intasamento degli uffici, questo il codice di procedura penale...
3. la repsonsabilità penale è personale (27 cost.)

RR ha detto...

Caro Anonimo, nel cui alone di mistero ritengo si nasconda un uomo di legge, ti ringrazio per le precisazioni, e permettimi solo di correggerti sul termine "fisiologici" che ritengo appartenere più al mio bagaglio culturale che non al tuo.
Ovvero i tempi della giustizia sono "patologici" in quanto sono un male a se stante indipendentemente dall'applicazione degli stessi all'interno di una curva gaussiana:
in pratica per esemplificare tale concetto un valore di laboratorio, e le sue implicazioni sulla salute, lo possiamo valutare come fisiologico o patologico a seconda che cada all'interno di una determinata curva statistica;
un cellula tumorale maligna no, è cancro comunque, certamente con percentuali di sopravvivenza differenti a secondo delle terapie che si applicheranno, ma sempre e comunque cancro è, anche se dovesse colpire il 100% della popolazione.
E così i tempi della giustizia: sono patologici in se stessi e non sono giustificabili richiamandosi alla statistica (il cui uso in campo giuridico non è mai applicabile in quanto è una scienza di per sé inesatta se applicata al singolo caso) o ad una situazione di fatto, piuttosto che facendo riferimento ai fattori eziologici che hanno prodotto il quadro patologico.
Quindi se a ottobre del 2000 o (dopo 12 mesi) del 2001 (dopo 24 mesi)il Pm, anziché continuare a sollecitare verbalmente, avesse deciso di aprire un procedimento penale (per omissione di atti d'ufficio, correggimi se sbaglio) nei confronti del consulente, magari inviando i carabinieri a recuperare i fascicoli, le cose sarebbero cambiate o no?
Per quanto riguarda il punto della responsabilità penale era appunto a quello che mi riferivo quando chiedevo la valutazione dell'operato dei direttori sanitari: se una ispezione ministeriale va in un ospedale e rileva una serie di inadempienze tali da mettere a pericolo la salute dei cittadini, e chi ha l'obbligo di controllare e organizzare non ha fatto nulla prima, e non fa nulla neanche in seguito all'ispezione permetti che una responsabilità personale ce l'abbia?
e se per questa sua omissione in controllo o in vigilanza che è un atto da lui dovuto come direttore generale o sanitario, successivamente muore un paziente permetti che perquanto sia interpretabile il codice penale dovrebbe comunque rispondere non ex art. 589 bensì ex art. 586?
Confidando in una tua ulteriore risposta ti ringrazio comunque per il tuo interessamento anche a nome di tutti coloro che accidentalmente si imbatteranno nei nostri scritti.

Anonimo ha detto...

Un bimbo di 17 mesi muore per un banalissimo prelievo di sangue.
L'accaduto è avvennuto presso l'Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari, dove il povero bimbo è stato ricoverato per 17 giorni.

Assurdo! E' del tutto inammissibile che tragedie del genere continuino ad accadere nel nostro paese. Posso capire nell'Africa nera, dove magari non hanno neanche le siringhe, ma nel resto del mondo NO!

Altrettanto assurdo è che in una struttura del genere manchi la RIANIMAZIONE!

Vergogna! Questa è la sanità italiana!

Tutto il mio cordoglio va a quelle famiglie colpite da queste assurde tragedie ma, per chi ha colpa non ci sono parole che tengano, l'ergastolo è un lusso!

Cliccate Qua:

http://it.youtube.com/watch?v=6wYXzsGzNI0

http://video.google.it/videoplay?docid=-6942594041049126923

Giusto Giusti ha detto...

Non si muore per un banalissimo prelievo di sangue. Hai qualche altro dato?

pako ha detto...

Salve, sono padre di un bellissimo bambino di quasi tre anni
Purtroppo tre mesi fa gli e’ stata diagnosticata una ciste mediana del collo
Con mio stupore presso l’ospedale giovanni xiii, sito in bari in via amendola, ricoveravano mio figlio(nel reparto infettivi, perche’ privi di posto)e dopo una settimana dal ricovero e dopo mie insistenze finalmente un ecografia
Diagnosi cisti mediana del collo
Soluzione intervento chirurgico
Ma….stupore e sdegno mi veniva detto dopo le dimissioni del piccolo che lo stesso era stato messo in lista per l’intervento……..????????????????????????
Nulla sono valse le mie insistenze e mi rimettevo alla sapienza dei medici

Cito dal sito
dell’ospedale del bambino gesu’ ( http://www.ospedalebambinogesu.it/Portale2008/Default.aspx?IdItem=3135 )
Quale trattamento è necessario?
L’intervento chirurgico è in grado di risolvere il problema in condizioni ottimali.
La cisti mediana del collo va operata una volta diagnosticata perchè può suppurare in occasione di episodi flogistici delle vie aeree superiori che si diffondono alla cisti lungo il dotto tireo-glosso che rimane pervio in questi casi.
Tale evenienza porta ad ascesso della cisti o peggio a flemmone del collo, con formazione di cicatrici deturpanti e risultati estetici poco soddisfacenti.

Inoltre facevo notare che per operare mio figlio con una anestesia LO STESSO AVEVA BISOGNO DI ESSERE PREPARATO viste le sue pregresse allergie e intolleranze (cosi come avevamo segnalato durante il primo ricovero)

Niente
In lista
Dopo due mesi e senza nessuna risposta ancora purtroppo il peggio
La ciste medianica si gonfia
Via al pronto soccorso
Li un certo dott Pagano senza ovviamente fare nessun esame clinico del caso, seppur un minimo prelievo o cosa piu importante un ecografia, mi dimetteva senza la mia firma, con un antibiotico, e mi diceva di ritornare dopo due giorni
Diagnosticando l’infiammazione della ciste
Torno e li con la ciste ancora gonfia mi dicono di ritornare dopo aver finito i 7 giorni dell’antibiotico
Infine torno il lunedi successivo e siamo al 12/01/2009 e mi dicono che non c’e’ posto di tornare l’indomani, ma insisto e mi temporeggiano fino a quando ricoverano il bambino e finalmente dopo due mesi rifanno una ecografia con risultati pessimi, peggiorati
Il 13/01/2009 programmano il drenaggio con una anestesia….ma arrivo e parlo con l’anestesista e le ricordo che il bambino ha avuto allergie e intolleranze
Allora la stessa chiamava in reparto e rimproverava tutti di non aver fatto il trattamento necessario



Tutto questo e’ assurdo
E non so come adra’ a finire
Vorrei denunciare tutta la struttura qualcuno mi puo aiutare??

pako ha detto...

Salve, sono padre di un bellissimo bambino di quasi tre anni
Purtroppo tre mesi fa gli e’ stata diagnosticata una ciste mediana del collo
Con mio stupore presso l’ospedale giovanni xiii, sito in bari in via amendola, ricoveravano mio figlio(nel reparto infettivi, perche’ privi di posto)e dopo una settimana dal ricovero e dopo mie insistenze finalmente un ecografia
Diagnosi cisti mediana del collo
Soluzione intervento chirurgico
Ma….stupore e sdegno mi veniva detto dopo le dimissioni del piccolo che lo stesso era stato messo in lista per l’intervento……..????????????????????????
Nulla sono valse le mie insistenze e mi rimettevo alla sapienza dei medici

Cito dal sito
dell’ospedale del bambino gesu’ ( http://www.ospedalebambinogesu.it/Portale2008/Default.aspx?IdItem=3135 )
Quale trattamento è necessario?
L’intervento chirurgico è in grado di risolvere il problema in condizioni ottimali.
La cisti mediana del collo va operata una volta diagnosticata perchè può suppurare in occasione di episodi flogistici delle vie aeree superiori che si diffondono alla cisti lungo il dotto tireo-glosso che rimane pervio in questi casi.
Tale evenienza porta ad ascesso della cisti o peggio a flemmone del collo, con formazione di cicatrici deturpanti e risultati estetici poco soddisfacenti.

Inoltre facevo notare che per operare mio figlio con una anestesia LO STESSO AVEVA BISOGNO DI ESSERE PREPARATO viste le sue pregresse allergie e intolleranze (cosi come avevamo segnalato durante il primo ricovero)

Niente
In lista
Dopo due mesi e senza nessuna risposta ancora purtroppo il peggio
La ciste medianica si gonfia
Via al pronto soccorso
Li un certo dott Pagano senza ovviamente fare nessun esame clinico del caso, seppur un minimo prelievo o cosa piu importante un ecografia, mi dimetteva senza la mia firma, con un antibiotico, e mi diceva di ritornare dopo due giorni
Diagnosticando l’infiammazione della ciste
Torno e li con la ciste ancora gonfia mi dicono di ritornare dopo aver finito i 7 giorni dell’antibiotico
Infine torno il lunedi successivo e siamo al 12/01/2009 e mi dicono che non c’e’ posto di tornare l’indomani, ma insisto e mi temporeggiano fino a quando ricoverano il bambino e finalmente dopo due mesi rifanno una ecografia con risultati pessimi, peggiorati
Il 13/01/2009 programmano il drenaggio con una anestesia….ma arrivo e parlo con l’anestesista e le ricordo che il bambino ha avuto allergie e intolleranze
Allora la stessa chiamava in reparto e rimproverava tutti di non aver fatto il trattamento necessario



Tutto questo e’ assurdo
tutta questa suoperficialita????'??
E non so come adra’ a finire
Vorrei denunciare tutta la struttura qualcuno mi puo aiutare??

pako ha detto...

p.s
ho contattato persino il tribunale del malato
attendo risposta