sabato 15 dicembre 2007

COSMETICI CINESI

Se vai alla funzione "cerca nel blog" e batti "cina" sulla stringa, ti compaiono i miei post da agosto ad ottobre, che riguardano pericolose importazioni dalla Cina e l'incoraggiamento al Procuratore aggiunto di Torino, dr Guariniello, a indagare a fondo. Questa volta è un caso di allergia a cosmetici in una bambina siciliana, salvata per le tempestive cure.
Da www.tgcom.it del 15 dicembre
Si trucca: malore per bimba
Trapani, inchiesta su cosmetici cinesi
Sarà aperta un'inchiesta per l'episodio accaduto a una bambina di dieci anni che, a Salemi (Trapani), dopo essersi truccata usando cosmetici di origine cinese, ha avuto uno shock anafilattico. La bimba, che partecipava a una recita scolastica, si è sentita improvvisamente male, accusando gonfiori al viso e alla lingua. Sul fatto indagano i carabinieri che hanno sequestrato la trousse sospetta.
I prodotti le erano stati donati da un'associazione come premio per un concorso di disegno. La bambina si trovava a scuola e si era truccata per le prove di una recita natalizia quando si è sentita male. "La situazione - hanno spiegato successivamente i medici - rischiava di precipitare".
Secondo le ultime stime Ocse, l' Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, il mercato dei prodotti cosmetici contraffatti è in crescita e il primo paese produttore risulta proprio la Cina. Il mercato dei falsi, secondo i dati dell’Ocse, supera ogni anno circa 200 miliardi di dollari, pari al 2% del commercio mondiale.
Mentre venti anni fa la contraffazione interessava soprattutto i beni di lusso, però, nel 2006 oltre 1,6 milioni di beni "tarocchi" bloccati alle frontiere esterne dell'Ue erano cosmetici o prodotti per la cura del corpo. Ma da dove arrivano i trucchi contraffatti? La Cina ne produce il 37% del totale, seguita da Indonesia (19%), Ucraina (16%) ed Emirati Arabi (10%), e nella sola Regione del Golfo questo mercato è diventato un affare da 210 miliardi di dollari. Complessivamente, il mercato del falso di cosmetici e farmaci conta un giro di affari di circa 500 milioni di euro.
Il fenomeno dei prodotti a basso costo che arrivano dall'Oriente allarma i sanitari ma anche gli investigatori siciliani che temono danni più seri sulla salute dei bambini. La Sicilia, infatti, negli ultimi anni è diventata il regno dei falsari, che importano merci a basso costo e la distribuiscono poi in tutto il Mezzogiorno. L'anno scorso la Guardia di Finanza ha sequestrato nell'isola quasi mezzo milione di prodotti contraffatti. Sul podio del "tarocco" ci sono i giocattoli, seguiti da abbigliamento e alimentari. Adesso anche i cosmetici si aggiungono alla lista dei prodotti falsi e pericolosi per la salute di adulti e bambini.

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